Un giocatore immortale, una leggenda vivente del nostro campionato, quando sforna prestazioni di questo genere viene naturale votarlo per vedergli vincere il trofeo di miglior giocatore della settimana. David Logan (Banco di Sardegna Sassari, 1317 voti) si mette alle spalle Pietro Aradori (Fortitudo Kigili Bologna, 1008 voti) e Tyrique Jones (Carpegna Prosciutto Pesaro, 558 voti) vincendo il premio di MVP per la seconda volta in stagione (l'ultima volta nella 4ª giornata).
Negli Stati Uniti, il paese che ha dato i natali al numero 3 della squadra isolana, sarebbe in lizza per il premio di sesto uomo dell'anno, ma pensare a David Logan come giocatore in uscita dalla panchina fa sempre un certo effetto. Nella sfida mozzafiato contro l'Olimpia Milano, la guardia originaria di Chicago è partita in quintetto e per festeggiare l'avvenimento ha giocato senza ombra di dubbio la miglior partita del suo campionato: l'extra sforzo dovuto ai 35 minuti sul parquet ha prodotto 25 punti, questi sono stati segnati prevalentemente oltre la linea dei 6.75 (8/15 il computo delle triple segnate e tentate), dando prova del suo istinto da killer che non lo ha mai abbandonato, nemmeno alla soglia dei quarant'anni. Certamente l'impegno profuso in attacco non ha potuto dare spazio ad altre voci statistiche, se non per qualche rimbalzo estemporaneo, un recupero ed un assist, tutto perfettamente orchestrato da coach Bucchi, il quale ha preteso il massimo dall'arsenale offensivo di Logan. L'amore per la pallacanestro della guardia naturalizzata polacca si legge in partite come queste, dove è pronto a spendere fino all'ultima goccia di sudore pur di veder trionfare la propria squadra; ha avuto giornate storte in cui il ferro aveva solo intenzione di sputare fuori i suoi tiri e lui non si è mai dato per vinto, perché consapevole di potersi redimere in seguito ad una prova non alla sua altezza.
Il clinic offensivo messo in piedi al PalaSerradimigni fa riaffiorare alla nostra mente il primo Logan visto con il Banco di Sardegna, una macchina da punti più unica che rara, da fermare seduta stante per non finire preda del suo impeto. Di fronte al suo pubblico non accetta la sconfitta, perciò ogni qualvolta la distanza tra le due squadre si accorciava, si sentiva in dovere di rispedire al mittente la minaccia: la bomba a 24” dal termine del primo quarto regala la prima istantanea del Logan show, trovare i suoi polpastrelli equivale a certezza assoluta; sul finire del secondo tempo, la difesa avversaria non sembra voler concedere punti facili, ma ancora lui con un gioco da quattro punti mette un punto esclamativo su una prestazione maiuscola. Nel momento più difficile per Sassari, in cui la rimonta milanese sembra averli messi fuori gioco, un'altra tripla – quella del sorpasso biancoblu – regala nuova linfa ai padroni di casa, utile per trionfare qualche minuto dopo con l'appoggio di Robinson all'ultimo respiro. Il classe 1982 è in grado di adattarsi perfettamente a qualsiasi situazione di gioco: è la sua esperienza ad aiutare i compagni in difficoltà, è il suo posizionamento sul perimetro a garantire uno scarico per un facile tiro da oltre l'arco, è il linguaggio del corpo e la voglia di veder stracciata quella retina a rendere un gioco da ragazzi anche la conclusione con il coefficiente di difficoltà più alto.
Sfidare l'A|X Armani Exchange, per lui, è stato sempre speciale: "Giocare contro Milano mi carica sempre molto. Sono motivato perché è un team forte, uno dei migliori d'Europa, con tanti buoni giocatori che sanno difendere: quindi bisogna saper trovare la via del canestro", come ha dichiarato a Giampiero Marras sul "Corriere dello Sport", "sapevamo che dovevamo dare il massimo per 40 minuti, per non farli scappare. Abbiamo ottenuto una bella vittoria con un lavoro eccezionale. Loro sono rientrati, ma penso che il canestro decisivo sia stato quello in tuffo di Bilan a rimbalzo: lì abbiamo capito che potevamo vincere".
Abbiamo parlato non a caso di sesto uomo, questo perché David Logan è partito in quintetto in sole due occasioni nella stagione corrente e in entrambi i casi la compagine isolana è uscita vincitrice dalla contesa (nella trasferta contro la Fortitudo Kigili Bologna e nell'ultimo weekend tra le mura amiche). Il nativo dello stato dell'Illinois, nonostante le ventuno presenze partendo dalla panchina, è il terzo giocatore con più minuti di media per i sardi (25.3), oltre ad essere il terzo miglior marcatore della squadra con 14.5 punti a partita. Nella sfida contro l'A|X Armani Exchange ha registrato dati statistici importanti per sé e per il Banco di Sardegna: con le otto triple realizzate ha siglato il suo massimo stagionale ed eguagliato il suo record personale (8 nella sconfitta datata 16/11/2015 contro la Fortitudo Bologna); i 25 punti segnati contro l'Olimpia - oltre ad averlo reso il giocatore più anziano con almeno 25 punti segnati in una partita con la canotta di Sassari - sono anche questi il massimo a referto nella sua stagione.