Mike D'Antoni va ripetendo da quasi un mese la seguente frase: «Il destino dipende dalle nostre mani». La prima volta lo disse all'indomani della trasferta (21 marzo) di Barcellona. Se i biancoverdi non fossero stati condannati, all'ultimo secondo, dalla parabola assassina di Jasikevicius, il 18 aprile, la gara di Bologna contro la Skipper si sarebbe trasformata in una sorta di allenamento. Invece, quella partita è stata interpretata come la «madre» di tutte le battaglie con un incredibile dispendio di energie. La qualificazione alla terza Final Four di Eurolega è arrivata, ma le conseguenze, sul piano fisico e nervoso, sono state devastanti. Non dimentichiamo, poi, che la Benetton ha disputato già, in poco più di sette mesi, la bellezza di 58 gare ufficiali ed è fisiologico accusare talvolta qualche passaggio a vuoto. Già, contro Imola e Pesaro, l'imbattibilità casalinga ha vacillato, poi, con un po' di mestiere e, grazie all'overtime, Edney e compagni riuscirono a rimediare. La Snaidero, invece, ce l'ha fatta grazie all'eccezionale prestazione nei tiri dall'arco dei 6 e 25 (63%) che ha avuto come protagonista assoluto il trevigiano Mauro Sartori. Battendo il quintetto di Frates, Treviso si sarebbe garantita matematicamente il secondo posto. Per il primo, invece, le cose non cambiano: bisognerà espugnare domani un'altra volta il Paladozza e, poi, superare, sabato sera al Palaverde, l'altra bestia nera della stagione, la Montepaschi, che spera ancora di raggiungere il quarto posto in virtù della migliore differenza canestri nei confronti di Cantù. Nella peggiore delle ipotesi (sconfitta con Skipper e Siena), la Benetton si ritroverebbe terza, superata anche dalla Kinder per la quale non è difficile prevedere due successi con Metis e Lauretana. Ma, visto il ruolino stagionale dei «casual», tale previsione sembra da escludere: Treviso, quest'anno, non ha mai perso due incontri di seguito. A ciascuna delle precedenti dodici sconfitte è seguita sempre una vittoria. Che sia di buon auspicio anche per la supersfida di domani sera?
d.v.
d.v.