“Messina a vita, lui è perfetto per noi e per l'immagine dell'azienda". Questo era stato il commento del patron Armani post-conquista della recente Frecciarossa Final Eight di Pesaro 2022. Vincenzo Di Schiavi, nella lunga intervista fatta ad Ettore Messina su “La Gazzetta dello Sport”, parte proprio da questa affermazione: "Ho ricevuto dal signor Armani un attestato di stima enorme. Le parole che ha detto dopo la Coppa Italia hanno un peso straordinario che mi fanno sentire ancora più in debito nei suoi confronti. Quella fiducia intendo ripagarla. I grandi cicli nascono così, con l'empatia e la consapevolezza di un percorso condiviso, oltre che con le vittorie”, dice il coach dell’A|X Armani Exchange Milano.
Coppa Italia, secondo posto in campionato e di nuovo fattore campo conquistato in Eurolega. Come valuta Messina sinora la stagione? "Molto positiva perché in linea con tutti gli obiettivi. Per il secondo anno consecutivo siamo tra le migliori otto d'Europa, un risultato che solo i grandi club possono vantare. Abbiamo giocato tre mesi senza Shields, abbiamo avuto due casi di doping e una doppia tornata di Covid: fortissima sotto Natale e preoccupante quella attuale. E tutte le traversie di Gigi Datome, un giocatore per noi molto importante. Sul secondo posto in Serie A mi permetto di osservare che il Real Madrid ha perso 7 gare in campionato, l'Efes ha avuto alti e bassi e pure il Cska ha scontato battute d'arresto. Morale: la durezza dell'Eurolega ti costringe a pagare qualcosa. Perdere a Brescia e a Sassari ci sta. Ultima insolubile questione: Covid, infortuni e 4gare a settimana impongono quintetti, squadre e gerarchie sempre diverse. È dura. Ma vale per tutti in Eurolega".
Essendo Milano tra i 13 club con permanenza fissa in Eurolega e potere di voto, Messina sarebbe favorevole nel dare una wild card alla Virtus Bologna: “Sì, non ci penserei mezzo secondo e sono certo di rappresentare anche la volontà della nostra proprietà. Sarebbe una svolta importante per tutto il movimento e il giusto riconoscimento al progetto e agli investimenti della Virtus e del suo proprietario. E poi (ride, ndr) egoisticamente sarei felice che anche loro si ritrovassero con gli stessi problemi nostri: una stagione durissima che solo il binomio Eurolega-Serie A ti può riservare".
Nonostante le assenze e i cinque recenti casi Covid la sfida con la Segafredo ha comunque valore: “Ce l'ha perché andiamo a sfidare i campioni d'Italia che pure scontano qualche problema, ma hanno inserito due top player di livello europeo. Siamo in emergenza, ora non combattiamo ad armi pari, ma speriamo di offrire un grande spettacolo”.
Luca Baraldi, CEO della Virtus Segafredo, ha dichiarato poco giorni fa che Milano è ancora più forte dei bianconeri, ma Messina non è d’accordo: “Non mi sono mai sentito avanti a nessuno, nemmeno quando ho portato a casa gli scudetti, figuriamoci ora... Diciamo che siamo in una posizione diversa: l'Eurolega è un privilegio e un onere che speriamo di condividere presto con la Virtus”.