KAZAN - «A Kazan abbiamo giocato la partita più difficile tra quelle disputate in Coppa Saporta - ha commentato il coach biancoverde Ergin Ataman - e sicuramente anche a Siena sarà molto dura». L'allenatore mensanino fa già la premessa alla partita di ritorno di martedì prossimo, però si mostra abbastanza fiducioso sul passaggio del turno. «Anche se - confessa - dopo sette minuti di gioco ho davvero temuto che il nostro cammino in Saporta fosse arrivato già al capolinea».
Questo perchè? «Perchè non ci siamo fatti trovare pronti in difesa, e Muursepp con il tiro da tre punti ci ha punito e messo in difficoltà. Abbiamo così cambiato difesa, e con la match-up ed il controllo del gioco li russi hanno perso le loro qualità, noi abbiamo guadagnato nel contropiede e nel ritmo veloce. Con la difesa a zona - continua Ataman - sono andati avanti sfruttando l'high post e il tiro pesante, e nel quarto parziale gli arbitri hanno permesso la difesa aggressiva. Con Topic fuori per falli e dentro Zukauskas, siamo però riusciti a recuperare dieci dei tredici punti di svantaggio. E io penso che per noi quello che abbiamo ottenuto è un buon risultato. Comunque - conclude Ataman - l'Unics Kazan è squadra forte sia in difesa che in attacco, molto vicina ai livelli dell'Eurolega, e il match di ritorno sarà sicuramente molto duro».
Lo preannuncia anche Eremine, il coach dell'Unics: «Abbiamo sbagliato sul più tredici a nostro favore a non controllare il gioco, e penso che in Italia sarà molto difficile il ritorno, ma noi giocheremo la nostra partita».
«Per me, è un buon risultato». Naumoski il macedone alla fine considera positiva la sconfitta per soli tre punti rimediata a Kazan. «Se consideriamo che provenivamo da una trasferta di campionato - dice Naumoski - e dal successivo lungo trasferimento durato un giorno da Milano a Kazan, essersi ritrovati a meno 13 e poi concludere sotto di soli tre punti ritengo sia un buon risultato. Nonostante tutti i problemi delle ore precedenti, siamo riusciti a dimostrare che quando possiamo mettere in campo le nostre qualità, ci facciamo valere.
Riconoscendo comunque i meriti di Kazan, che non sono stati pochi, con quel tiro da tre che all'inizio ci ha messo davvero in difficoltà. Alla partita di ritorno, noi saremo meno stanchi, e poi avremo anche il sostegno dei nostri tifosi».
Al calore dei sostenitori biancoverdi si appella anche Gorenc. «Come contro Strasburgo, ci vorrà il sostegno del sesto giocatore, il pubblico, nella partita di ritorno contro l'Unics: solo così andremo avanti in Coppa Saporta. Sì, abbiamo avuto difficoltà all'inizio, perché la difesa non si è fatta trovare pronta. Poi è andata meglio, e perdere alla fine di soli tre punti per noi è buono». Hai provato anche a fare meglio, con quell'entrata finale....«Sì, sono andato a cercare il fallo, ma le gambe mi hanno ceduto».
«Non è un risultato malvagio - ha commentato Chiacig - questa sconfitta di soli tre punti. L'Unics Kazan è una buona squadra, che ha talento, e d'altra parte se è arrivata ai quarti, i meriti ce li ha comunque. Ora però _ conclude il pivot mensanino - non voglio pensare alla partita di ritorno. Prima di tutto, il campionato, e domenica dobbiamo vincere contro Roseto. Subito dopo, penseremo alla Coppa Saporta».
Patrizio Forci
Questo perchè? «Perchè non ci siamo fatti trovare pronti in difesa, e Muursepp con il tiro da tre punti ci ha punito e messo in difficoltà. Abbiamo così cambiato difesa, e con la match-up ed il controllo del gioco li russi hanno perso le loro qualità, noi abbiamo guadagnato nel contropiede e nel ritmo veloce. Con la difesa a zona - continua Ataman - sono andati avanti sfruttando l'high post e il tiro pesante, e nel quarto parziale gli arbitri hanno permesso la difesa aggressiva. Con Topic fuori per falli e dentro Zukauskas, siamo però riusciti a recuperare dieci dei tredici punti di svantaggio. E io penso che per noi quello che abbiamo ottenuto è un buon risultato. Comunque - conclude Ataman - l'Unics Kazan è squadra forte sia in difesa che in attacco, molto vicina ai livelli dell'Eurolega, e il match di ritorno sarà sicuramente molto duro».
Lo preannuncia anche Eremine, il coach dell'Unics: «Abbiamo sbagliato sul più tredici a nostro favore a non controllare il gioco, e penso che in Italia sarà molto difficile il ritorno, ma noi giocheremo la nostra partita».
«Per me, è un buon risultato». Naumoski il macedone alla fine considera positiva la sconfitta per soli tre punti rimediata a Kazan. «Se consideriamo che provenivamo da una trasferta di campionato - dice Naumoski - e dal successivo lungo trasferimento durato un giorno da Milano a Kazan, essersi ritrovati a meno 13 e poi concludere sotto di soli tre punti ritengo sia un buon risultato. Nonostante tutti i problemi delle ore precedenti, siamo riusciti a dimostrare che quando possiamo mettere in campo le nostre qualità, ci facciamo valere.
Riconoscendo comunque i meriti di Kazan, che non sono stati pochi, con quel tiro da tre che all'inizio ci ha messo davvero in difficoltà. Alla partita di ritorno, noi saremo meno stanchi, e poi avremo anche il sostegno dei nostri tifosi».
Al calore dei sostenitori biancoverdi si appella anche Gorenc. «Come contro Strasburgo, ci vorrà il sostegno del sesto giocatore, il pubblico, nella partita di ritorno contro l'Unics: solo così andremo avanti in Coppa Saporta. Sì, abbiamo avuto difficoltà all'inizio, perché la difesa non si è fatta trovare pronta. Poi è andata meglio, e perdere alla fine di soli tre punti per noi è buono». Hai provato anche a fare meglio, con quell'entrata finale....«Sì, sono andato a cercare il fallo, ma le gambe mi hanno ceduto».
«Non è un risultato malvagio - ha commentato Chiacig - questa sconfitta di soli tre punti. L'Unics Kazan è una buona squadra, che ha talento, e d'altra parte se è arrivata ai quarti, i meriti ce li ha comunque. Ora però _ conclude il pivot mensanino - non voglio pensare alla partita di ritorno. Prima di tutto, il campionato, e domenica dobbiamo vincere contro Roseto. Subito dopo, penseremo alla Coppa Saporta».
Patrizio Forci
