ROSETO. Chi si batte sempre, quando ogni cosa sembra perduta, contro tutto e tutti, finisce spesso ucciso dall'indifferenza. Per fare si che ciò non avvenga al Roseto Basket bisogna coinvolgere il popolo. Certo bisognerebbe parlare con toni entusiastici del successo ottenuto dall'Euro domenica sul parquet di Reggio Calabria, della corsa verso i play off, ma come ignorare quello che sta accadendo attorno alla società?
Il basket di serie A1 rischia di lasciare Roseto, e il fatto che la squadra sia molto vicina a regalare per il secondo anno consecutivo i play off alla più piccola cittadina della massima categoria da un lato inorgoglisce dall'altro procura preoccupazione e genera tristezza.
La cordata ha puntato basso - 413mila euro - per andare a vedere l'ipotetico "bluff" di Martinelli, ma il rischio è troppo grande. Forse non ci sono più i margini temporali per tentare qualcosa, ma vale la pena tentare ugualmente, e chissà che i prossimi giorni non possano essere decisivi in tal senso.
Tanto per cominciare domani sera c'è la partita con Verona, che potrebbe essere l'ultima casalinga dell'Euro in serie A1, quale migliore occasione per stringersi attorno alla propria squadra del cuore, per inscenare un girotondo alla Nanni Moretti, una catena di amore che possa gettare le basi per qualcosa di concreto, di importante. Il progetto di fare del Roseto Basket non è un'utopia, e perdere il privilegio di essere una delle 19 città italiane a giocare in serie A1 sarebbe un delitto o, se preferite, un suicidio.
Tutti i rosetani sono chiamati a dimostrare se vogliono assistere a questa eutanasia con indifferenza o se, al contrario, vogliono ribellarsi a quello che sembra un destino crudele e che forse non è ancora segnato. Se ciò accadesse spetterebbe al sindaco Di Bonaventura, in qualità di primo cittadino, a farsi garante della volontà popolare: il resto verrebbe da sé con l'apertura di una sottoscrizione che andrebbe a integrarsi con quella "partorita" dalla cordata di imprenditori.
Domani sera (inizio ore 20.30) c'è Verona, ed è singolare pensare come la città di Romeo e Giulietta sia in qualche modo nel destino di Roseto: il 13 febbraio dell'anno scorso il Roseto disputò l'ultima gara stagionale al PalaSalara prima dell'esilio a Chieti, mentre quella di domani potrebbe essere ricordata come una delle ultime.
Della vicenda legata alla possibile cessione del titolo sportivo di Roseto da parte dell'attuale patron Martinelli si parlerà questa sera nel magazine di Rete8 "Sotto Canestro", in onda eccezionalmente alle ore 21.30: ospiti in studio lo stesso Martinelli, il sindaco di Roseto, Franco Di Bonaventura e un rappresentante della cordata di imprenditori.
Giorgio Pomponi
Il basket di serie A1 rischia di lasciare Roseto, e il fatto che la squadra sia molto vicina a regalare per il secondo anno consecutivo i play off alla più piccola cittadina della massima categoria da un lato inorgoglisce dall'altro procura preoccupazione e genera tristezza.
La cordata ha puntato basso - 413mila euro - per andare a vedere l'ipotetico "bluff" di Martinelli, ma il rischio è troppo grande. Forse non ci sono più i margini temporali per tentare qualcosa, ma vale la pena tentare ugualmente, e chissà che i prossimi giorni non possano essere decisivi in tal senso.
Tanto per cominciare domani sera c'è la partita con Verona, che potrebbe essere l'ultima casalinga dell'Euro in serie A1, quale migliore occasione per stringersi attorno alla propria squadra del cuore, per inscenare un girotondo alla Nanni Moretti, una catena di amore che possa gettare le basi per qualcosa di concreto, di importante. Il progetto di fare del Roseto Basket non è un'utopia, e perdere il privilegio di essere una delle 19 città italiane a giocare in serie A1 sarebbe un delitto o, se preferite, un suicidio.
Tutti i rosetani sono chiamati a dimostrare se vogliono assistere a questa eutanasia con indifferenza o se, al contrario, vogliono ribellarsi a quello che sembra un destino crudele e che forse non è ancora segnato. Se ciò accadesse spetterebbe al sindaco Di Bonaventura, in qualità di primo cittadino, a farsi garante della volontà popolare: il resto verrebbe da sé con l'apertura di una sottoscrizione che andrebbe a integrarsi con quella "partorita" dalla cordata di imprenditori.
Domani sera (inizio ore 20.30) c'è Verona, ed è singolare pensare come la città di Romeo e Giulietta sia in qualche modo nel destino di Roseto: il 13 febbraio dell'anno scorso il Roseto disputò l'ultima gara stagionale al PalaSalara prima dell'esilio a Chieti, mentre quella di domani potrebbe essere ricordata come una delle ultime.
Della vicenda legata alla possibile cessione del titolo sportivo di Roseto da parte dell'attuale patron Martinelli si parlerà questa sera nel magazine di Rete8 "Sotto Canestro", in onda eccezionalmente alle ore 21.30: ospiti in studio lo stesso Martinelli, il sindaco di Roseto, Franco Di Bonaventura e un rappresentante della cordata di imprenditori.
Giorgio Pomponi