Intervistato a “FreeTalk” sul canale YouTube della Carpegna Prosciutto Pesaro, Gora Camara ha parlato del suo ritorno: “Mi sento bene, è un po’ di tempo che non mi alleno con la squadra. Fino ad ho svolto solo allenamento individuale. Ora non posso ancora giocare con contatti ma sono contento di tornare in squadra”.
“I momenti più difficili sono stati quelli in cui dovevo fare le visite”, prosegue Camara, “perché c’era la speranza di poter tornare a giocare ma ogni volta che andavo non andava bene e dovevo aspettare ancora, continuando a fare la riabilitazione. Il fatto che mi dicevano di no, ha dovuto tenere a bada il ragazzo che è in me e far emergere il professionista. È stato difficile, ma sono riuscito a farlo. Ci sono stati momenti complicati in cui ero frustrato, dispiaciuto, non potevo fare niente e vedevo la squadra andare e tornare mentre io ero sempre lì a fare individuale”.
Poi c’è anche spazio per qualche retroscena sulla sua infanzia: “Mio padre voleva farmi fare il pugile ma a me non è mai piaciuto tirare pugni alla gente. Quindi ho scelto il basket che mi piaceva di più. Entrambi gli sport hanno comunque la stessa caratteristica del non mollare mai e di andare fino alla fine”.