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LBA Awards, i cinque candidati al premio di Miglior Under 22 IBSA

Spagnolo, Bortolani, Procida, Mannion e Diop si giocano il titolo del miglior giovane della stagione regolare

LBA Awards, i cinque candidati al premio di Miglior Under 22 IBSA

Un campionato composto non solo da giocatori già navigati, ma anche da giovani promesse pronte a diventare protagoniste dei parquet di tutta Italia. Di fronte alle loro prestazioni, ecco i cinque nomi che si sono distinti maggiormente in questa stagione regolare: Matteo Spagnolo (Vanoli Cremona), Giordano Bortolani (Nutribullet Treviso), Gabriele Procida (Fortitudo Kigili Bologna), Niccolò Mannion (Virtus Segafredo Bologna) e Ousmane Diop (Banco di Sardegna Sassari).

Un talento destinato a finire sulla bocca di tutti dopo aver riempito i taccuini degli osservatori di tutto il mondo. Matteo Spagnolo, a soli 19 anni, è già classe allo stato puro e può vantare un'esperienza invidiabile grazie ai tre anni trascorsi in Spagna alla corte del Real Madrid, dove è diventato a tutti gli effetti uno dei playmaker più interessanti del panorama cestistico - oltre ad essere il primo italiano di sempre nel settore giovanile dei blàncos; la sua prima stagione da professionista però è avvenuta qui in Italia con la Vanoli Cremona, un ritorno nel Belpaese vista la trafila con le giovanili dell'Aurora Brindisi, della Mens Sana Mesagne e della Stella Azzurra, il club che lo ha lanciato verso lidi più prestigiosi. In prestito dalle merengues, il nativo di Brindisi è partito nel quintetto iniziale in 23 delle 25 partite fin qui disputate conquistandosi un minutaggio importante (27.0 di media) nelle rotazioni di coach Galbiati, mostrando alcuni aspetti del gioco ancora da migliorare, ma sicuramente una leadership fuori dal comune per un ragazzo nato nel 2003. Mantenendo cifre decisamente accettabili da corta e lunga distanza (rispettivamente 44% e 44.1%), Spagnolo ha segnato 12.2 punti di media – il migliore attualmente della sua squadra – con il massimo in carriera arrivato nella gara contro Tortona del 15 gennaio scorso (21 punti); non solo efficienza come scorer a tutto tondo, ma anche come uomo squadra facendosi trovare pronto a raccogliere gli errori degli avversari (3.5 rimbalzi a partita) e servendo i propri compagni sugli scarichi o con giocate da highlights (2.6 assist). La ciliegina personale sulla torta è stata la recente eleggibilità al prossimo Draft NBA, dove secondo gli analisti potrebbe essere scelto con una chiamata alla fine del secondo turno; così dai palazzetti della Serie A UnipolSai alle arene della NBA, passando per la candidatura a miglior under 22 del campionato.

Una delle guardie tiratrici più letali del nostro campionato, il cui paragone con il giovane Marco Belinelli non appare affatto sbagliato vista l'intraprendenza e la voglia di prendersi responsabilità nei momenti spinosi delle partite. Giordano Bortolani si era già messo in mostra nella scorsa stagione con la canotta della Germani Brescia, ma è con la Nutribullet Treviso che ha completato il suo percorso di maturazione: ancora 21enne, il nativo di Sant'Agata di Militello è stato la principale bocca da fuoco dei trevigiani segnando 311 punti (11.5 di media a partita), toccando il suo picco massimo con i 27 segnati nella vittoria ai danni di Brindisi del 16 aprile; il classe 2000 ama prendersi i tiri difficili e importanti e convertendoli con un discreto 41.5%, anche se il fiore all'occhiello arriva a cronometro fermo con un eccellente 84.3% (59/70). In prestito dall'A|X Armani Exchange Milano, il giovane giocatore siciliano quest'anno ha saputo ricoprire egregiamente il proprio ruolo anche nel doppio impegno, considerato il cammino intrapreso da Treviso nella Basketball Champions League: amministrando a dovere le energie che richiede il giocare più partite in una settimana, Bortolani sembra pronto per fare uno step ulteriore nella sua carriera per questo non stupisce trovare il suo nome sulle agende dei talent scout della NBA. Gli apprezzamenti ricevuti ad inizio stagione dagli analisti americani per il suo istinto nel segnare e la sua versatilità nel tirare non gli hanno di certo fatto abbassare la guardia, anzi lo hanno spronato a limare quei piccoli difetti che si possono trovare in un ragazzo poco più che ventenne; il suo nome tra i migliori under 22 della Serie A UnipolSai è la testimonianza del duro lavoro e della continua ricerca della perfezione, una combo decisamente perfetta per rendere Giordano Bortolani uno dei giovani più apprezzati del campionato.

Tra i molti campioni presenti nella nostra Serie A è difficile trovare qualcuno più esplosivo ed atletico di Gabriele Procida, il classe 2002 che con le sue schiacciate e le sue giocate da highlights ha regalato più di un sorriso ai tifosi della Fortitudo Kigili Bologna. Cresciuto cestisticamente in quel di Cantù – con cui ha debuttato nella massima serie – il nativo di Como ha migliorato sensibilmente ogni aspetto della sua pallacanestro, ma soprattutto si è vista un'importante crescita a livello fisico che lo ha aiutato là dove nelle passate stagioni aveva trovato difficoltà. Partito titolare in sole 7 delle 25 partite giocate, Procida esordisce sul parquet per spaccare in due la partita grazie alla velocità con cui porta il pallone e alla lettura delle scelte offensive: a differenza di quanto visto l'anno scorso, le percentuali dal campo balzano subito all'occhio perché il numero 9 fortitudino ha fin qui tirato con il 67.3% da due (51.5% nel 2020/2021), con il 39.7% dalla lunga distanza e il 77.1% dalla lunetta con il doppio dei tiri presi rispetto all’annata passata. Dedito principalmente all'attacco e all'impensierire con le sue leve il diretto marcatore, il 19enne ha messo a referto 7 punti di media a partita in 18.3 minuti di gioco. Tanto è bastato per vedere il suo nome impennare nelle classifiche di proiezione al prossimo Draft NBA, dove recentemente si è reso eleggibile e che secondo molti esperti potrà sentirsi chiamare al termine del secondo giro. Gabriele Procida è un giocatore in grado di sapersi prendere tiri difficili da oltre l'arco e ama penetrare in area per concludere con veemenza al ferro, non disdegnando la possibilità di sfidare l'avversario nell'uno contro uno; abituato a spiccare il volo, il classe 2002 si candida fortemente come uno dei migliori giovani della nostra Serie A UnipolSai.

Dopo aver giocato fianco a fianco con autentiche superstar come Stephen Curry e Klay Thompson nei Golden State Warriors, Niccolò Mannion è sbarcato a Bologna sponda Virtus Segafredo per portare ulteriore estro al nostro campionato. I problemi di salute accorsi nel periodo tra le Olimpiadi e il ritorno in Italia lo hanno messo fuorigioco per qualche tempo, ma coach Scariolo è stato impeccabile nell'inserirlo gradualmente nelle rotazioni della squadra senza caricargli le spalle di troppe responsabilità: il classe 2001 ha agito prevalentemente da sesto uomo partendo in quintetto solo nella sfida contro la Bertram Tortona del 30 ottobre. Ha fatto registrare 8.7 punti in 16.5 minuti di impiego medio ritagliandosi un eccellente ruolo come vice-Teodosic (e ora anche vice-Hackett). Il secondo posto per assist distribuiti in squadra (4.1) - alle spalle proprio di Milos (leader della Virtus Segafredo con 6.8) - dimostrano come Mannion non abbia certo perso lo smalto nel confezionare palloni per i compagni, una delle sue principali doti quando militava nel college di Arizona; rispetto ai numeri mostrati all'università, il nativo di Siena si è distinto per il miglioramento progressivo nelle percentuali al tiro concludendo con oltre il 50% da due, con il 37.2% dai 6.75 e con il 78% a cronometro fermo. Nelle ultime giornate di campionato ha trovato maggiore confidenza nei propri mezzi atletici e fisici, un'ottima notizia in chiave playoff dove Nico, in uscita dalla panchina, potrà essere l'arma in più a disposizione per il suo allenatore. Tra alti e bassi, il numero 1 virtussino ha saputo cogliere i frutti del proprio lavoro e trasformarli in una risorsa essenziale per l'intera squadra trovando giorno dopo giorno anche l'alchimia per funzionare al fianco di ogni membro del gruppo; un canestro ed un passaggio alla volta, così Niccolò Mannion è entrato di diritto tra i migliori under 22 della Serie A Unipolsai.

Aveva già fatto la sua esperienza con la maglia della Dinamo sotto la guida di coach Pozzecco nella stagione 2018/2019 e sebbene poco più che 18enne, il suo talento gli permetteva di giocarsela con i pari ruolo più esperti. Per arrivare ad essere il giocatore maturo visto quest'anno, Ousmane Diop è passato attraverso le annate in prestito tra Cagliari e Torino: proprio sotto la Mole ha trovato la sua dimensione aggiudicandosi anche il premio di MVP italiano nella scorsa edizione della serie cadetta e giocando una finale playoff di categoria. Tornato a Sassari, il centro senegalese di nascita ha dimostrato a tutti gli effetti di essere uno dei giovani più interessanti della nostra Serie A: nelle 22 partite disputate (solo 3 però partendo in quintetto base) ha messo a referto 5.5 punti di media nei 14.7 minuti di impiego, si è distinto particolarmente per la sua precisione nel pitturato e dentro l'arco segnando il 56.5% delle sue conclusioni; la sua stazza gli permette di poter combattere senza troppi problemi contro i lunghi avversari ed è il quinto miglior giocatore sotto le plance del Banco di Sardegna con 3.3 rimbalzi catturati. Non manca di spregiudicatezza al ragazzo classe 2000, infatti nonostante un gioco prevalentemente portato alla difesa, si sta pian piano facendo strada anche con conclusioni dai 6.75 metri e con rilevanti intuizioni al servizio dei compagni; essendo questa la sua prima vera stagione disputata nella massima serie ha potuto registrare i suoi career high: 13 punti nella sfida vinta contro Trieste, esattamente tre giorni dopo aver realizzato anche quello nei rimbalzi catturati (9 nella vittoria su Trento). L'arrivo di Bilan gli sta permettendo di crescere con calma, ma allo stesso tempo prendere fiducia nei propri mezzi; non è un caso se dopo un'annata straordinaria con la divisa di Torino, Diop sia tornato in Sardegna per essere uno dei migliori under 22 della Serie A UnipolSai.

 

Le votazioni per il premio di miglior under 22, così come per tutti gli altri Awards, saranno aperte fino all’8 maggio. Sarà possibile votare nella sezione MyLBA del sito e sulla app.

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