Ad Antonio Rodi sul “Quotidiano di Puglia”, il presidente della Happy Casa Brindisi Nando Marino traccia una linea sulla stagione appena conclusa all’11° posto: “Se si considerano tutti gli strattoni che hanno frastagliato il nostro campionato, il dato si può considerare abbastanza sufficiente. Avevamo come obiettivo principale quello di salvarci, e così è stato. Purtroppo non sono arrivati i playoff, anche perché molti rovesci sono arrivati quasi tutti in fotocopia, figli di errori tattici, di disattenzioni e atteggiamenti sbagliati. Avremmo voluto che andasse in maniera diversa ma non è stato così. Comunque, aver raggiunto la permanenza, che non era poi così scontata in un campionato così equilibrato e difficile, rimane pur sempre un grande risultato di cui andare fieri”.
Il rammarico per la stagione comunque resta: “Inutile nasconderci, abbiamo sbagliato alcune scelte che hanno condizionato e complicato la nostra stagione. Abbiamo fatto degli aggiustamenti in corsa ingaggiando Maxime De Zeeuw, Alessandro Gentile e D'Angelo Harrison con la speranza di migliorare la situazione. Solo che le scelte sbagliate fatte in estate hanno condizionato tutto. Poi ci sono messi di mezzo anche gli infortuni e questo ha complicato ulteriormente lo stato delle cose. Eppure in questo periodo non è mai mancata l'approccio giusto e la voglia di lottare su ogni pallone da parte della squadra, pur commettendo errori”.
Infine, una battuta sulle prospettive della squadra tra la possibilità di giocare ancora in Basketball Champions League e il nuovo roster da cui ripartire: “Vincere contro Tortona ci avrebbe permesso di sperare in una wild-card ma sarà difficilissimo, se non impossibile, che ciò accada. Volevamo ripartire con D'Angelo Harrison per costruire una squadra importante; purtroppo il suo infortunio, stravolge in partenza i nostri piani. Nei prossimi giorni ci siederemo attorno a un tavolo insieme a coach Frank Vitucci, al direttore sportivo Simone Giofrè e al general manager Tullio Marino per fare il punto della situazione e cominciare a progettare il futuro”.