Elvar Fridriksson è stato il protagonista di “#IAM”, format della Bertram Tortona in cui i protagonisti del Derthona si raccontano a cuore aperto: “Vengo da una famiglia di basket e in generale di sport. I miei genitori e fratelli hanno sempre praticato sport, quindi sono sempre stato circondato da tanto basket praticamente da sempre. Sono fortunato nel girare grazie a questa palla! Ho iniziato a giocare a basket a 4-5 anni grazie a mio padre, perché lui era solito giocare ed allenare. Così avevo l’abitudine di andare e guardare i suoi allenamenti”.
Poi Fridriksson ha parlato della sua avventura a stelle e strisce: “Le città islandesi in cui sono stato non erano molte e quindi ho iniziato a giocare in America dove c’è una cultura differente dall’Europa. Sono stato a Miami per 3 anni, il mio posto preferito al mondo, sembra di vivere in un paradiso. Poi mi sono spostato in Francia, Lituania, Svezia, Islanda, Belgio e ora Italia”.
Infine, l’arrivo alla Bertram: “Venire a Tortona è una bella esperienza per me. Non avevo mai accettato la sfida di raggiungere una squadra nella fase finale della stagione. Non è facile perché la squadra sta andando bene perciò è stato un processo di apprendimento per adattarsi rapidamente. Tutto è stato reso più facile dalle persone attorno alla squadra e ai miei compagni che mi hanno fatto sentire subito a casa. Quindi è stato un adattamento semplice. Le persone in città sono fantastiche, sono davvero felice di essere qui e sono entusiasta di vedere ancora di più di Tortona”.