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Umana Reyer Venezia, il bilancio del presidente Casarin: “Commessi degli errori ma non ci sono colpe”. De Raffaele: “È un ciclo che si chiude”

Il dirigente e il coach orogranata hanno parlato su “il Gazzettino – Venezia” e “la Nuova di Venezia e Mestre”

Umana Reyer Venezia, il bilancio del presidente Casarin: “Commessi degli errori ma non ci sono colpe”. De Raffaele: “È un ciclo che si chiude”

Dopo aver concluso la stagione sabato sera con la sconfitta per 1-3 contro la Bertram Tortona, il presidente Federico Casarin e il coach Walter De Raffaele hanno parlato su “il Gazzettino – Venezia” e “la Nuova di Venezia e Mestre”. Il numero uno del club orogranata ha così commentato questo k.o.: “Tortona ha meritato la semifinale. Noi non siamo riusciti a mettere energia ed essere competitivi. Rimane il dispiacere per aver perso un'opportunità dopo una stagione tribolata che avevamo rimesso in piedi arrivando al quinto posto a pari merito proprio con Tortona. I playoff non erano scontati, ci siamo arrivati giocando anche una buona Gara1 ma non abbiamo avuto la capacità di dare continuità a quella vittoria che ci aveva sì messo sulla strada giusta ma anche illuso”.

“Sono stati commessi degli errori, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Sono errori e non colpe, abbiamo sbagliato ma l'intento è sempre stato quello di far bene. In questi anni abbiamo vinto tanto assieme, questa è stata un'annata difficile nella quale abbiamo cercato di compattarci nel momento critico ma non siamo riusciti a portare le soddisfazioni che speravamo”, ha concluso Casarin.

L’allenatore ha invece dichiarato: “È un ciclo che si chiude. Ci sarà tempo per fare le valutazioni a bocce ferme, con grande onestà, come ho sempre fatto. Questo gruppo mi ha fatto vivere i 6 anni migliori della carriera, chi le ha godute, ricorderà a lungo queste stagioni in cui abbiamo vinto tantissimo. Sabato, poi, ci siamo disuniti, andando a cercare qualcosa che non è arrivato, abbiamo infilato 3 partite in 6 giorni tirando molto male, costruendo anche tiri aperti. Non è un caso che lavorando una settimana intera, abbiamo offerto un tipo di prestazione in gara1 sul piano tecnico e fisico, poi in tre partite in 6 giorni accusando tante difficoltà fisiche e mentali".

"La bravura di questo gruppo”, prosegue De Raffaele, “è stata quella di aver reso una stagione, che avrebbe potuto diventare pericolosissima, comunque positiva. Non esaltante, di sicuro, con errori che sono stati commessi da tutti, ognuno per le sue competenze, girandola nel girone di ritorno, anche se abbiamo sperato in un epilogo diverso. Sul piano mentale i giocatori hanno speso molto per risalire, una squadra che non ha mai trovato equilibrio”.

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