A Mattia Zanardo su “Il Gazzettino – Treviso”, il presidente del Consorzio Treviso Basket Paladin guarda al futuro: “Posso anticipare che rivolgeremo le nostre valutazioni su tre aspetti principali. Innanzitutto, vorremmo valutare a che punto è l'organizzazione interna della società: al netto dei risultati sportivi, ci interessa capire se e dove è possibile rafforzare la struttura. Poi vogliamo capire a che punto è il Consorzio. Da quando siamo tornati in Serie A, per svariate concause, non ultima due anni di pandemia, si è ragionato di stagione in stagione. Ora vorremmo provare a mettere in piedi un piano, come si fa nelle aziende con i business plan, con un orizzonte più ampio, diciamo almeno triennale. Ovviamente, non è un piano che si fa in un giorno e poi andrà condiviso con tutti i consorziati. Poi vogliamo biilanciare il legame con il pubblico: anche in questo ambito cercheremo di analizzare cosa può essere migliorato, sempre tenendo conto che abbiamo alle spalle stagioni molto difficili da gestire per i ben noti motivi”.
Infine un giudizio sull’annata appena trascorsa: “Quando parti con 13 vinte su 15, sfido chiunque a tenere i piedi per terra. Siamo innanzitutto un gruppo di grandi appassionati: ecco, forse dobbiamo provare ad essere un po' più "freddi", sia quando le cose vanno bene, sia quando vanno male. La Champions? È stato un test positivo, sia sotto l'aspetto organizzativo, sia per aver portato il nome di Treviso di nuovo in Europa. Poi, l'analisi se e quanto abbia inciso a livello sportivo compete ad altri".