In due lunghe interviste concesse a Massimo Pisa e Giorgio Specchia su “La Repubblica” e “La Gazzetta dello Sport”, il patron dell’A|X Armani Exchange Milano, Giorgio Armani ha sottolineato il valore di questo campionato appena vinto: “Gli scudetti sono tutti belli. Questo forse vale un po' di più perché è il frutto di un cambio di mentalità all'interno della società, che dà la sensazione di una maggiore stabilità rispetto al passato. Arriva dopo due anni di pandemia e dopo un campionato che è stato trascinante ed emozionante sotto ogni aspetto. E poi è il più bello perché è l'ultimo in ordine di tempo: l'ultima sensazione è sempre la più forte, la più piacevole”.
Il suo amore per la pallacanestro è sotto gli occhi di tutti, anche quando acquistò l’Olimpia nel 2008: “Non avrei mai immaginato di vivere sensazioni del genere, ma certo era la mia speranza quando ho
acquistato il club. Lo sport ha ancora la capacità di emozionare, di stupire perché è vero, è un ambito in cui ci si impegna e poi vedi davvero lo sforzo e il risultato. La pallacanestro poi è un gioco organizzato dove anche il più grande fuoriclasse senza l'appoggio della squadra non può arrivare alla meta. Tra le sue qualità, estetiche, penso all'elasticità, la velocità che offre la possibilità di cambiare tutto all'ultimo momento”.
Non c’è una persona a Milano che non accolga con grandi applausi il signor Armani: “L'affetto della gente mi sorprende sempre di più e penso sia diventato più profondo durante la pandemia. Tutto quel che ho fatto nei due anni piuttosto duri che abbiamo vissuto mi ha legato ancora più fortemente al pubblico, non ultimo quello dello sport. Ne ho avuto la riprova in questi momenti trascinanti, pieni di sensazioni positive. Sentire acclamare il proprio nome non è una cosa che accade tutti i giorni. È un ricordo che davvero non mi può abbandonare, è qualcosa che mi dà molta energia”.
Poi c’è spazio per il suo rapporto con coach Ettore Messina: “Con lui ho trovato una persona che intende lo sport esattamente come io intendo il mio lavoro di squadra nella moda. È una persona che ha carisma e grande passione e poi sa tenere insieme gli atleti, facendo in modo che diano il meglio in campo”.
Un plauso anche ai giocatori che hanno raggiunto il 29° Scudetto: “Questi ragazzi hanno quelle qualità che fanno grandi gli sportivi: determinazione, impegno indefesso, mancanza di protagonismo e l'idea di dare il massimo per la squadra. Sono tutti ragazzi speciali, ognuno con la sua personalità, chi più schiva, chi più gregaria, chi più trascinante e da leader, ma tutti sanno come impegnarsi, tirando fuori il meglio dai loro compagni. Rodriguez? Se lascerà l'Olimpia lo farà per motivi personali, per essere più vicino a casa, in Spagna e non per una questione sportiva o contrattuale. Questo non è un argomento negoziabile. Resta il fatto che è un giocatore che ha contribuito a dare un'immagine diversa dell'Olimpia all'Europa intera. È indubbiamente uno dei migliori giocatori europei e gli siamo grati di quanto finora ha dato alla squadra”.
E ora il futuro dell’Olimpia. Giorgio Armani sceglierebbe la terza stella o la vittoria dell’Eurolega per il 2023? “Come si dice? Il cielo è il limite. Quindi perché non entrambi i riconoscimenti? Non vorrei porre limiti alla squadra. Stiamo vivendo un momento felice e mi aspetto il meglio anche per l'immediato futuro, anche se ora è bello godersi questa grande soddisfazione. Forse è più facile vincere lo Scudetto da terza stella che l'Eurolega ma noi per mentalità, per storia societaria, per DNA non facciamo mai scelte quindi proveremo a vincere tutto senza accontentarci di qualcosa di meno".