A Mattia Zanardo su “Il Gazzettino – Treviso”, il presidente Paolo Vazzoler ha parlato della Nutribullet Treviso che verrà: “Il canovaccio l'ha indicato Marcelo Nicola: una squadra con intensità agonistica e fisica. Lui è lo chef e sceglie gli ingredienti, noi facciamo la spesa. C'è un progetto generale su che tipo di casa costruire, c'è un budget più che dignitoso, ora stiamo cercando dei tasselli che si valorizzino reciprocamente. Chi viene qui deve essere orgoglioso della maglia che indossa: Treviso è una piazza importante, per storia remota, ma anche per quella più recente, con un'organizzazione di qualità e pagamenti regolari ogni mese. E poi deve meritarsi l'amore dei tifosi, dando tutto sul campo”.
La volontà sarebbe quella di avere ancora Giordano Bortolani tra le proprie fila: “Il ragazzo ci ha detto di star bene a Treviso e Milano (che ne detiene i diritti, ndr) sa che progetto possiamo offrirgli. Staremo a vedere. Mi auguro un'unica cosa, innanzitutto per Giordano stesso: che, ovunque andrà, abbia la possibilità di esprimere la sua pallacanestro con la gioia che ha avuto da noi, il contrario sarebbe un sacrilegio”.
La Nutribullet non prenderà parte a nessuna competizione europea: “La scorsa stagione, la Bcl ci spettava per classifica, quest'anno con l'uscita delle russe c'è stato un ulteriore rimpasto, non avremmo avuto certezza che la nostra domanda fosse accolta e soprattutto in che tempi, o se avessimo dovuto passare ancora per il Q Round. Cambiando diversi giocatori, coach Nicola e il suo staff devono poter lavorare in serenità per trasformare un gruppo di persone in una squadra. Non ci serviva insomma, ulteriore incertezza, meglio focalizzarci su di noi".
Infine, sarà importante rilanciare il rapporto con il pubblico: “Tvb ha senso solo per far giocare le giovanili e per dare un'occasione di incontro a chi ama la pallacanestro e la propria squadra. Di fatto, c'è stato un percorso diretto dalla festa promozione al sesto posto in A. Purtroppo la piazza non ha potuto godere di tutto ciò, a causa delle restrizioni. Analizzeremo cosa è stato fatto a livello societario e cosa va modificato. Tutto nasce dal campo: ecco perché vogliamo avere giocatori orgogliosi di far parte del progetto Treviso Basket”.