Sul “Corriere della Sera – Milano”, Stefano Landi racconta un aneddoto legato alla finale e ad Ettore Messina: “Quando siamo andati a Bologna per giocare Gara 1, mi sono ricordato del consiglio di mia moglie. Era semplice: "Pensa solo a una cosa, pensa all'autista del 15”, di uno dei tram più “milanesi” di tutti che unisce il centro alla periferia. E l’autista è un tifoso fedelissimo, di nome Vito Irene: “È arrivato il 15, ci ha affiancato, il conducente si è sporto dal finestrino e ha urlato: "Forza coach, domenica ci sarò anche io””, ricorda Messina.
“Mi sono riscoperto popolare - racconta Vito Irene -. I miei colleghi vogliono aprire un’Olimpia Fan Club Atm. La cosa bella è che ha fatto tutto Ettore Messina. Mercoledì sera, più o meno nello stesso punto di corso Italia, mi ha riconosciuto a una fermata. È salito al volo e mi ha chiesto di fare un selfie con lui. Sembrava più entusiasta lui di me. Seguo questa squadra fin da ragazzino. Ho visto la prima partita nell'ex palazzetto di San Siro, quello crollato sotto la neve. Ora vado al Forum con mio figlio Gabriele che ha 6 anni e mezzo”.