Dopo essere stato scelto al Draft NBA con la chiamata numero 36, Gabriele Procida ha raccontato le emozioni di quella notte magica a Luca Aquino sul “Corriere di Bologna”: “Ero a casa con i miei e qualche mio amico. Sapevo più o meno il range nel quale sarei stato scelto, ma non avevo idea della squadra. Sentire chiamare il proprio nome è un'emozione incredibile, è stata una nottata lunga conclusa a colazione con i miei amici sul lago di Como”.
Anche allenarsi e fare provini per un mese e mezzo negli USA è stato decisamente formativo: “Un'esperienza fantastica. Ho avuto la possibilità di vedere come lavorano, l'organizzazione, le strutture, ho conosciuto ragazzi che poi avrebbero partecipato al Draft, parlato con allenatori e ricevendo preziosi consigli. Un altro mondo. Mi hanno colpito l'organizzazione di tutte le squadre e le strutture. Non manca niente, è tutto a disposizione del giocatore per farlo rendere al meglio, tutto studiato nei minimi dettagli”.
La NBA per Procida resta “un sogno. Non ho ancora fatto niente, resto con i piedi per terra per arrivare ai miei obiettivi e magari giocarci un giorno. Vediamo cosa dice Detroit e poi valuterò le opzioni. Di certo sarebbe una grandissima opportunità giocare in Eurolega ma dipende dalle intenzioni dei Pistons e io mi adeguerò”.
Intanto, Procida spera anche per una convocazione all’Europeo che si giocherà ad inizio settembre: “Mi piacerebbe tantissimo fare parte di quel gruppo, li ho conosciuti, mi sono trovato bene e la Nazionale è un sogno per tutti i giocatori”.