Dopo aver chiuso la seconda edizione del suo camp con tanti bambini e ragazzi (“Spero di aver lasciato loro qualcosa anche a livello umani oltre al dire e al fare sui campi”), Marco Spissu è stato intervistato da Mario Carta su “La Nuova Sardegna”, parlando anche della recente esperienza in Nazionale dopo l’esperienza anche in Eurolega con l’UNICS Kazan: “In Nazionale è diverso, arrivano i più forti da tutte le squadre più forti, c'è una concorrenza pazzesca in tutti i ruoli e Poz non poteva dirlo, però mi ha convocato ed è andata abbastanza bene. Sono contento anche di aver ritrovato Pozzecco in Nazionale”.
Dalla Sardegna all’Italia e poi alla Russia, Spissu ha compiuto grandi salti in avanti nelle ultime stagioni: “Se raggiungi fissi un obiettivo poi ne fissi altri. Ho visto che in A potevo starci, l'obiettivo era salire al massimo livello e sono contentissimo della mia scelta. L'Eurolega è pazzesca, ogni partita una finale. Andavamo benissimo, in piena zona playoff. Quando ci hanno sbattuto fuori è stato un fulmine a ciel sereno ma i numeri e i record rimangono".
Un parere anche sulla guerra in Ucraina vissuta dalla Russia: “Lì era tutto calmo, sono tornato cinque giorni a casa per accompagnare la mia ragazza e il cane. I genitori erano spaventati e ho tranquillizzato anche la mia famiglia, poi sono rientrato e ho concluso tranquillamente la stagione”.
E ora il futuro: “Sono ancora sotto contratto con Kazan. Stiamo risolvendo, a giorni si decide. Venezia? Mi hanno fatto una super offerta, mi stanno dietro da tanto tempo, se possibile ovviamente vorrei restare in Eurolega ma presto prenderò la decisione definitiva”.