Ad Antonello Palmas su “La Nuova Sardegna”, Gigi Datome ha parlato della sua passione per la lettura e di quanto questo fatto sia sempre meno atipico tra i cestisti: “In realtà ho incontrato diversi compagni di squadra con la passione per la lettura, magari io sono uno dei pochi che la condivide sui social e così da fuori sembra che sia l'unico, ma no, non è così. Credo che leggere sia importante e così mi ritrovo con la mia pic cola cricca con cui ci confrontiamo sui titoli che ci sono piaciuti di più”.
Datome è poi rimasto entusiasta del rinnovo con l’EA7 Emporio Armani Olimpia Milano: “Sì, assolutamente, l'Olimpia era già una società molto importante e per questo l'avevo scelta, e penso che in questi ultimi due anni sia ulteriormente cresciuta come ambizioni, risultati, appeal. Sento di poter ancora giocare a questo livello sono felice di poter continuare ancora un anno sperando di poter fare ancora delle belle cose insieme”.
Dalle lacrime dopo il successo dello Scudetto si capisce il forte coinvolgimento del numero 70 in quest’avventura meneghina: “Sono stati due anni molto particolari, col Covid che ha condizionato parecchio nel primo, abbiamo vinto 4 trofei, siano andati avanti in Eurolega e il finale di stagione è stato molto intenso e la serie molto combattuta, quelle lacrime testimoniano quanto l'abbia vissuto intensamente. E ora mi auguro di vivere un altro anno pieno di emozioni. Ìl sogno è tornare alle final four di Eurolega. E una squadra che le gioca spesso prima o poi avrà anche le possibilità di vincerle. Fermo restando che l'obiettivo resta vincere in Italia, che non è mai scontato".
E ora il ritorno in Nazionale per gli Europei di settembre: “Sono felice di essere sano e di essere lì e che, come Milano, anche la nazionale mi reputi ancora importante in vista della sfida degli Europei di settembre, forse più difficili dei Mondiali e delle Olimpiadi. Vero, sono tre anni, ma di fatto ho saltato solo un'estate (purtroppo quella dell'Olimpiade), poi c'è stato il Covid. Il Poz? Per lui è una sfida e ci è arrivato dopo un percorso importante, a noi il compito di dargli una mano. Sono contento che sia il ct e lo ringrazio. Spero solo che abbiamo più di fortuna di altre occasioni”.