Ad Alberto Banzola su “Bresciaoggi”, Alessandro Magro racconta la sua nuova Germani Brescia: “È una squadra che avrà più atletismo. Mitrou-Long è stato sostituito da una combo di diversa taglia fisica, Troy Caupain, capace di mettere in ritmo i compagni e di segnare. Un altro giocatore come David Cournooh sarà fondamentale per le rotazioni, mentre Nicola Akele garantirà una presenza importante difesa. Giocheremo 18 partite in più e dobbiamo dare respiro alla squadra. Abbiamo valide alternative in tutti i ruoli. Christian Burns potrà cambiare il 4 e il 5. Tai Odiase non ha caratteristiche diverse da Cobbins ma aggiunge atletismo e capacità di giocare. Siamo stati una delle migliori difese dello scorso campionato: la gente ha negli occhi le triple di Amedeo e Naz, ma tutto nasce dalla difesa. E da questo punto di vista ci siamo rinforzati: possiamo giocare con John Petrucelli da italiano e Tommaso Laquintana è migliorato tantissimo. Tommy è un giocatore su cui punto molto, al pari di Akele, cambio di Kenny Gabriel: si guarda spesso agli americani, ma abbiamo giocatori italiani importantissimi. Vogliamo diventare una società modello per la qualità del lavoro, rendendo Brescia un club nel quale si può fare il salto di qualità, come è successo per Naz, ad esempio”.
Riguardo l’ultimo eventuale innesto, ci sono ancora dei dubbi: “Molto dipenderà da quello che vedremo in preseason. Verificheremo se e in quale posizione eventualmente intervenire”.
Voglio tornare a Brescia e vedere come crescono assieme i nuovi elementi. I giocatori devono conoscersi: abbiamo sette confermati che hanno vissuto un'esperienza emotiva forte l'anno scorso. Tutti ricordano molto bene le 14 vittorie consecutive e l'eliminazione con Sassari ai playoff: sanno cosa si deve fare per competere e vincere. Abbiamo un giocatore nuovo come play, dobbiamo dare più responsabilità a Petrucelli. A tutti quelli che sono rimasti ho detto che sono stati i pionieri e che quest'anno saranno gli ambasciatori del nostro progetto”, conclude Magro.