Il capoallenatore della Tezenis Verona Alessandro Ramagli è stato intervistato su “L’Arena” da Simone Antolini, parlando del nuovo capitolo che sta per iniziare in Serie A: “Dobbiamo usare rispetto nei confronti di quello che siamo stati e di quello che vogliamo essere. Non a caso la nuova squadra è stata pensata e costruita in funzione di quello che non volevamo perdere per strada”.
La parola chiave è continuità: "Stiamo portando avanti un lavoro da un anno e mezzo. Entriamo nella terza stagione insieme. Perdere per strada il patrimonio tecnico e umano sarebbe stato un grosso errore. E non lo abbiamo commesso. I contratti in essere andavano rispettati. La situazione reale andava rispettata. C’era un blocco dal quale poter ripartire. Ragazzi che hanno condiviso il viaggio e che nel viaggio avevano trovato tante risposte. Da lì siamo ripartiti. Non tagliando il filo con il passato”.
E Rosselli è il trait d’union ideale “tra presente e passato. L’esempio vivente di quello che siamo e vogliamo continuare ad essere. La sua riconferma riparte proprio da questo concetto”.
Che valutazione si può fare sul roster? “È flessibile e versatile a perimetro e in avvicinamento a canestro. Per "versatilità" non intendo esclusivamente la capacità di "entrare ed uscire" in più ruoli da parte dei nostri giocatori ma anche la volontà di "pensare" da parte loro ad un nuovo modo di stare in campo. Dovremo essere bravi a trovare sempre risorse nuove”.
Ramagli, infine, non riesce a fare una previsione sul posizionamento della Tezenis in questo campionato: “Mi risulta difficilissimo perchè andiamo ad affrontare un torneo di altissimo livello, dove noi arriviamo per ultimi. Ed è proprio per questo che ho detto che dovremo fare uso di grande umiltà. Non perdendo anche la giusta ambizione, ma poi non sarà certo una stagione nella quale seguire tabelle. Non ha senso. Non troveremo mai nulla di facile. Come abbiamo fatto la scorsa stagione, diventerà fondamentale mettere un passo davanti all'altro. Non c'è futuro, ma solo il presente. Partita per partita si scriverà la nostra storia”.