Intervistato da Federico Bettuzzi su “Tuttosport”, Paul Biligha ha parlato della sfida di domani sera alla Unipol Arena dell’Italia contro la Francia dell’omologo Rudy Gobert: “Ma non sarà una partita tra me e lui. Semmai si tratterà come sempre di un lavoro di squadra e dovremo farci trovare tutti pronti. Non dimentichiamo che stiamo vivendo un periodo di passaggio, è cambiato lo staff tecnico, ci sono facce nuove nel gruppo così come c'è stato il ritorno di alcuni giocatori importanti. Ora conta compattarsi, creare la giusta chimica e poi mantenere la concentrazione in partita”.
C’è stato anche spazio per il rinnovo con l’EA7 Emporio Armani Milano: “Mi ha fatto piacere anche perché è la conferma della continuità del lavoro iniziato con coach Messina che mi ha voluto a Milano. Devo dire che mi sono calato bene in quella realtà, sia dal punto di vista difensivo che offensivo. Ho capito col tempo qual è il mio ruolo e penso di aver accompagnato i progressi della squadra: la prima stagione è stata difficile, anche a causa del Covid; la scorsa molto faticosa ma siamo cresciuti, con l'approdo alle Final Four; nell'ultima abbiamo avuto un po' di sfortuna a causa degli infortuni che ci sono costati tanto in Eurolega, ma lo scudetto è stato un bel risultato. Credo proprio che ripartiremo puntando a tutti gli obiettivi”.
Avere in squadra una leggenda come Kyle Hines, ossia un pivot che non supera i 2 metri di altezza, è un vantaggio anche per Paul: “Indubbiamente. Lui è un punto di riferimento per il mio ruolo, è un giocatore che sa incidere in tanti modi differenti anche fuori dall'area, difendendo duro, portando palla, appoggiando il gioco. A volte da un centro ci si aspettano solo rimbalzi, blocchi, punti nel pitturato: lui sa fare tante cose diverse e trasmette solidità alla squadra”.