La carta d’identità dice che ha solo 22 anni ma la storia di Ousmane Diop racconta una storia che potrebbe essere un romanzo. Il centro senegalese è ritornato in città da qualche giorno, pronto a mettere nel mirino la nuova stagione dopo un’estate decisamente da incorniciare: dopo nove anni Ous è rientrato a casa, in Senegal, a riabbracciare la sua famiglia. Un momento atteso a lungo che non ha tradito le aspettative.
“È qualcosa che non si può spiegare _ ha detto con gli occhi lucidi ai microfoni di Dinamo Tv_ ho aspettato tanto quel momento che quando mi sono trovato mio padre davanti non sapevo cosa fare, l’ho abbracciato e mi sono sciolto in un pianto”. Un mese di throwback a Rufisque, a ritrovare parenti, amici, persone che in questi nove anni l’hanno visto partire ragazzo e tornare uomo.
“Ho deciso che non voglio più perdere tempo, d’ora in poi voglio tornarci ogni anno e starci più a lungo possibile _ spiega_ c’è tanto da fare e da vivere e io non voglio più stare lontano”.
Il viaggio di ritorno a casa è stato un balsamo per Diop che adesso guarda con consapevolezza all’imminente nuova stagione: “Sono sereno, l’essere tornato a casa mi ha dato grandissima serenità e consapevolezza per il futuro: approccio alla nuova stagione carico, con la voglia di fare bene. Lo scorso anno ho perso tutta la prima parte, compresa la preparazione, perché dovevo riprendermi dall’infortunio: quest’anno posso iniziare da subito con i miei compagni e sono sicuro che lavoreremo benissimo. C’è tanta continuità, ci conosciamo bene e sono sicuro che faremo bene”.
Su Dinamo Tv l’intervista completa di Ousmane Diop: