Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Alessandro Pajola ha ricordato la serata del 4 luglio 2021, giorno della finale del Preolimpico vinta contro la Serbia, avversaria odierna negli ottavi di finale di EuroBasket: “E chi se la dimentica! È un’altra squadra la loro, che ha un totem d'area come Jokic, un fenomeno. Non ha solo muscoli ed altezza: ti stacchi e tira da tre, lo raddoppi e lui scarica palloni meravigliosi ai compagni. Dovremo giocare una partita di alto livello. Qui a Berlino ci siamo arrivati, nonostante il passo falso contro l'Ucraina, e vorremmo restarci il più possibile”.
Pajola ha giocato un ruolo fondamentale dalla partita contro la Croazia, dopo aver trascorso molte gare in panchina: “Non ho mai avvertito mancanza di fiducia da parte di Pozzecco. Con me ha sempre avuto un atteggiamento positivo, cercando di stimolarmi e dandomi una pacca sulle spalle quando ce ne era bisogno. Amo giocare, ma so che in questa rosa siamo tanti e le scelte del coach non sono semplici. Sapevo che in un torneo dove si gioca a distanze ravvicinatissime sarebbe arrivata la mia occasione e mi sono fatto trovare pronto. Noi giocatori dobbiamo esser bravi a dare il massimo e prendere al volo le occasioni. Ho portato, essendo un po' più fresco, la mia energia”.
A soli 23 anni, il giocatore della Virtus Segafredo Bologna ha già affrontato esperienze importanti: “Scudetto ed Eurocup vinti con la Virtus Bologna, le Olimpiadi giocate con la Nazionale, la Summer League questa estate con i Dallas Mavericks. Tutto aiuta a crescere ma l'errore più grande sarebbe sentirmi arrivato. Ora sono concentrato sul presente, che è la Nazionale, poi ci sarà una stagione da vivere tutta d'un fiato. L'Eurolega sarà un altro capitolo da brividi. Io ringrazio per poter fare questo lavoro. Credo che mi aiuti affrontare ogni giorno sapendo che quando vadoin campo mi diverto. Sì, divertirmi giocando è ciò che mi spinge a fare sempre meglio”.