L’Italbasket compie un miracolo sportivo contro la Serbia di Nikola Jokic e Vasilije Micic e accede agli ottavi di finale, in cui affronterà la Francia (palla a due in programma per mercoledì 14 settembre alle ore 17.15). Prestazione maiuscola di tutta la squadra azzurra, prendendo il sopravvento nel terzo periodo trascinata da Spissu (22 punti, 6/9 da tre punti, 6 assist e 4 rimbalzi), Melli (21 punti e 6 rimbalzi), Fontecchio (19 punti e 5 rimbalzi) e Polonara (16 punti e 8 rimbalzi).
Coach Pozzecco conferma il solito quintetto base composto da Marco Spissu, Stefano Tonut, Simone Fontecchio, Achille Polonara e Nicolò Melli. Gli Azzurri partono con il piglio giusto, innescando i tiratori Polonara e Fontecchio e cercando di correre il più possibile con Tonut (4-7). Appena però la Serbia inizia a stringere le maglie difensive e a volare sulle ali di Micic e del tiratore Marinkovic; la rubata di Lucic e un gioco da quattro punti di Kalinic sigillano un parziale di 15-2 che porta gli slavi avanti di 10 lunghezze. L’Italia reagisce affidandosi a Melli e ai suoi rapidi 1vs1 contro Jokic, il quale però dall’altra parte sfrutta la propria esperienza per lucrare e segnare tap-in e tiri liberi (26-16). Sul finire del primo quarto, Mannion e Datome – oltre a un apporto difensivo di Pajola e Biligha - piazzano alcune giocate di energia che mettono gli Azzurri a distanze più ravvicinate ma i liberi di Guduric mantengono i tre possessi di margine (28-20 dopo 10’). Nel secondo periodo, ancora capitan Datome si carica l’Italbasket sulle spalle ma i centimetri e la presenza di Jokic sotto il canestro avversario resta un rebus irrisolvibile, anche sperimentando quintetti più piccoli con Ricci da centro (35-24). Nonostante Jokic e una serie di falli tecnici fischiati contro la formazione allenata da coach Pozzecco non permettano inizialmente un riavvicinamento, due bombe a testa targate Melli e Fontecchio riescono a ricucire le distanze sul -6. Al termine del primo tempo, una tripla di Spissu e la classe di Tonut valgono anche il 46-43 ma i liberi e il talento di Vasilije Micic non permette il riaggancio completo agli Azzurri (51-45 dopo 20’).
In avvio di ripresa, è ancora Jokic-show tra assist e canestri di ogni tipo ma l’Italia resta ancora lì sfruttando un Melli eccellente sulle due metà campo e anche in versione assist-man per Polonara (57-49). L’energia dei giocatori in maglia Azzurra è comunque clamorosa e i guizzi in contropiede di Tonut e Fontecchio valgono il nuovo -4. Superata la boa di metà terzo periodo, Gianmarco Pozzecco viene espulso per doppio tecnico e Lucic ne approfitta per allungare sul 63-57. La reazione emotiva dell’Italbasket è però encomiabile e tre bombe consecutive segnate da Spissu firmano un pazzesco break di 9-0 che vale il sorpasso sul 63-66. Al termine del quarto, Jokic torna a caricarsi la Serbia sulle spalle e i suoi liberi ripongono la propria squadra avanti (68-66 dopo 30’). Con il centro dei Denver Nuggets in panchina, l’Italia ne approfitta sulle ali di un Marco Spissu infallibile – autore della sesta tripla personale di serata – e dei suoi assist per i taglianti e tiratori Melli e Polonara (70-79 a 6’ dal termine). Nonostante un timeout chiamato da coach Pesic, Melli rifila una super stoppata a Jokic e poi ancora Polonara firma in step-back un’altra gran bomba per il +12. La Serbia si scuote affidandosi ancora a Jokic, il quale pesca un coniglio dal cilindro in transizione che vale quattro punti ma i seguenti errori dall’arco di Kalinic e Micic permettono a Melli dalla lunetta di riportare il gap in doppia cifra (74-84 con 180” sul cronometro). Successivamente, Jokic e Melli si scambiano colpi dalla lunetta, prima che il centro azzurro – dopo una prestazione straordinaria – sia costretto a lasciare il campo per aver commesso il quinto fallo personale. La Serbia si aggrappa alla precisione ai tiri liberi di Micic e Jokic ma grazie alla risposta con la stessa moneta di Ricci, l’Italia resta ampiamente avanti (78-88 a 2’ dal termine). A far volare ulteriormente l’entusiasmo Azzurro ci pensa Fontecchio con il recupero e il seguente gioco da tre punti in contropiede che vale addirittura il +12. Le ultime fiammate di Kalinic e Lucic vengono spente da Polonara e Spissu, sigillando così il clamoroso successo azzurro per 86-94.