SIENA — Servivano almeno sette vittorie nelle ultime otto partite per effettuare il sorpasso ai danni di Cantù ed ottenere il quarto posto in campionato, utile per la qualificazione all'Eurolega. Questa era la tabella proposta da Ataman più o meno un mese fa. Certamente nei piani dei coach turco non c'era la sconfitta di Roma e, forse, neppure quella di Bologna contro la Kinder. Ed invece la Montepaschi ha sprecato malamente il suo jolly (inteso come ko) a Roma ritrovandosi costretta a vincere per forza in casa dei campioni d'Europa. Allo stesso tempo gli americani di Sacripanti non hanno commesso passi falsi dopo l'errore di Udine, ipotecando una qualificazione all'Eurolega che si candida come una delle imprese più incredibili negli ultimi anni del basket italiano. Se Cantù può essere paragonata al Chievo del calcio, la Mens Sana rappresenta la Lazio. Fortunatamente, rispetto al pallone, quello ricco, il basket offre un'ancora di salvataggio a chi, nella stagione regolare, non ha ottenuto i risultati sperati. Quest'ancora, ovviamente, si chiama play off.
Sembrerebbe, quindi, che i giochi siano fatti per ciò che riguarda le posizioni attigue al podio. Ed invece mancano ancora 80 minuti da giocare. Certo, se Udine ha vinto a Treviso, anche Imola può vincere con Cantù, ma queste sono situazioni che non rientrano nella sfera di controllo biancoverde. La Mens Sana, dal canto suo, deve cercare di chiudere di slancio il proprio campionato, magari accoppiando alla vittoria di domani sera contro Bullock e compagni (va bene che Milano giocherà alla morte, ma se Siena culla dei sogni legittimi, allora non può neppure pensare ad una parola diversa guardando alla gara con l'Adecco), quella prestigiosa nell'ultima giornata di campionato con la Benetton Treviso. Sarebbe un bel viatico in vista della finale di Coppa Saporta. E poi chissà: se Imola e Avellino dovessero compiere dei miracoli...
Federico Cappelli
Sembrerebbe, quindi, che i giochi siano fatti per ciò che riguarda le posizioni attigue al podio. Ed invece mancano ancora 80 minuti da giocare. Certo, se Udine ha vinto a Treviso, anche Imola può vincere con Cantù, ma queste sono situazioni che non rientrano nella sfera di controllo biancoverde. La Mens Sana, dal canto suo, deve cercare di chiudere di slancio il proprio campionato, magari accoppiando alla vittoria di domani sera contro Bullock e compagni (va bene che Milano giocherà alla morte, ma se Siena culla dei sogni legittimi, allora non può neppure pensare ad una parola diversa guardando alla gara con l'Adecco), quella prestigiosa nell'ultima giornata di campionato con la Benetton Treviso. Sarebbe un bel viatico in vista della finale di Coppa Saporta. E poi chissà: se Imola e Avellino dovessero compiere dei miracoli...
Federico Cappelli
