Parlando a Mirko Facenda sul “Corriere Adriatico Pesaro” dopo il doppio successo in campionato a Trieste e contro Venezia, il presidente della Carpegna Prosciutto Pesaro, Ario Costa, ha fatto un plauso alla sua squadra: “Credo che la vittoria di sabato sera sia stata strameritata da parte nostra, visto che nei primi trenta minuti a mio avviso abbiamo espresso un basket di alto livello giocando una pallacanestro bellissima, che ci ha permesso di essere sempre avanti contro una formazione come Venezia. Poi chiaramente nel finale abbiamo visto tutti che è arrivata la stanchezza che ci ha un poco spento e idee e quindi si è un poco sofferto, ma complessivamente è giusto che sia andata così”.
Anche la cornice di pubblico di sabato ha fatto la differenza: “Io credo che la partita contro Venezia abbia dato l'ennesima dimostrazione che il basket sia il gioco più bello del mondo, visto come entusiasma. Tra l'altro alla Vitrifrigo il clima era bellissimo e per questo faccio i complimenti ai nostri tifosi e chiaramente anche alla nostra squadra che mi sembra stia interpretando nel modo migliore quella che sarà la stagione”.
Adesso però la testa va già alla sfida contro Tortona: “Questo è il campionato, la vita, lo sport, va benissimo così e arriveremo a Casale Monferrato con il morale alto. Stiamo lavorando molto bene e si vedono i risultati. Abbiamo un grande allenatore che mette tutti i giocatori a proprio agio, quindi davvero complimenti a coach Repesa e alla squadra”.
Tornato a Pesaro dopo un anno, coach Jasmin Repesa ha raccontato ad Elisabetta Ferri sul “Corriere dello Sport” di non essere cambiato caratterialmente: “Sono straesigente: o lavoro al 100% o non lavoro e chiedo lo stesso comportamento a giocatori e dirigenti. Qualche volta questo è stato dipinto come un difetto, ma per me è giusto essere così, lo faccio per il club che mi ha scelto: senza disciplina e dedizione non si va lontano. Non c'è solo la partita, la mia passione la spendo ogni giorno in allenamento dove si suda, si urla, si litiga. E qualche volta si sorride anche”.
Dopo l’addio alla Fortitudo Bologna dell’inizio della passata stagione, Repesa si è tenuto impegnato in altri modi: “Ho tentato di fare le cose più lentamente, in famiglia tutti sanno quanto tengo al lavoro e ho provato a cambiare facendo dei clinic in giro per il mondo: sono stato a Tokyo, Buenos Aires, Toronto. Poi il Covid ha spinto verso le formule online e me non piace lavorare seduto a un tavolo attraverso uno schermo, mi mancava il campo su cui trasmettere la mia conoscenze”.
Poi il ritorno a Pesaro e le due vittorie su due di questa Carpegna Prosciutto: “E' troppo presto per farsi prendere dall'euforia o dire qualcosa di serio. Diciamo che abbiamo fatto tutto per partire bene: terminata la squadra nei tempi giusti e scelto le persone adatte con un interesse comune per la squadra, con un buon valore tecnico rispetto al nostro budget. Poi abbiamo fatto una bella preparazione. Già in precampionato si vedeva che la squadra funzionava, ma alla 2ª giornata non ha senso fare paragoni con nessuno, perché quando tutti cominceranno a fare scouting approfondito per preparare le partite sarà diverso. Certo, siamo felici per le due vittorie, ma lo siamo di più per come i ragazzi stanno insieme. Io dico sempre che quando parti dalle persone giuste niente è impossibile”.
Anche Davide Moretti, intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, cerca di tenere i piedi per terra: “Preciso che la stagione è lunghissima, però iniziare bene dà fiducia e vincere aiuta a vincere. Quando in estate mi è stato presentato il progetto che Pesaro aveva per me, ebbene mi sono sentito entusiasta e orgoglioso: titolare, con un ruolo di grande responsabilità e Tambone a fianco”.
Per Pesaro c’è stato il passaggio da Luca Banchi e Jasmin Repesa da coach: “Due tra i migliori della storia recente in Italia, davvero molto preparati, da un punto di vista tecnico assai stimolanti ed esigenti. Avere un rapporto professionale di questo livello ti spinge ancor più a lavorare per migliorare. Repesa punta molto sul lavoro individuale. Fin dal primo colloquio ci siamo trovati sulla stessa lunghezza sugli aspetti in cui devo migliorare e s'è deciso assieme il percorso. È molto diretto, parla apertamente”.
C’è anche la grande impressione di giocare in una città con un’importante cultura cestistica: “È bellissimo, è qualcosa di cui andare fiero. Sono stato molto fortunato a giocare in tutte piazze storiche, da Treviso, a Milano, Pesaro. E quando ho visto il Palasport di nuovo con tanto pubblico alla prima partita casalinga sabato, sulle ali dell'entusiasmo per i playoff dopo 10 anni, ebbene è stato emozionante. Qui a Pesaro sto trovando l'ambiente ideale”-
L’obiettivo della Carpegna Prosciutto resta comunque la salvezza: “È facile dopo due partite vinte lasciarsi prendere dall'entusiasmo, in città è alle stelle e siamo contenti. Ripeto, vincere aiuta a vincere e abbiamo battuto una squadra molto preparata e una di vertice. Certo proveremo a raggiungere i playoff, ma un passo alla volta”.