È una giornata che molti appassionati di pallacanestro in Italia hanno atteso con impazienza quella odierna visto che, nella notte, verrà alzata la prima palla a due della nuova stagione NBA.
Il campionato di pallacanestro americano più noto e seguito al mondo, vinto nel 2021/22 dai Golden State Warriors, quest’anno vedrà tra i protagonisti tre giocatori italiani: Simone Fontecchio (approdato in estate agli Utah Jazz), Paolo Banchero (prima scelta all’ultimo NBA Draft) e Danilo Gallinari, passato ai Boston Celtics ma attualmente ai box per recuperare dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro riportata nel corso di Italia-Georgia valevole per le Qualificazioni Mondiali 2023.
Il figlio di Vittorio condivide con Fontecchio un passato all’Olimpia Milano e fa parte del ristrettissimo gruppo di giocatori con un passato nella massima lega italiana che questa stagione saranno impegnati oltreoceano.
In particolare, oltre a Gallinari (a Milano dal 2006 al 2008 e poi brevemente nel 2011 causa lockdown) e all’ex Alba Berlino e Baskonia (prima in Italia con le maglie di Virtus Bologna, Milano, Vanoli Cremona e Reggio Emilia), rientra in questa esigua cerchia anche Garrett Temple, lungo classe 1986 in forza ai New Orleans Pelicans, che nella stagione 2011/12 ha difeso i colori della Novipiù Casale Monferrato viaggiando a 9.4 punti e 2.7 rimbalzi di media prima di far rientro negli Stati Uniti e riprendere la propria carriera a stelle e strisce.
Oltre a loro tre, nell’NBA 2022/23 con la maglia dei Chicago Bulls scenderanno in campo anche due giocatori che la Serie A l’hanno vista solamente dal piano inferiore disputando la Legadue Gold. È questo il caso del ventitreenne montenegrino Marko Simonović e del prodotto dei Radford Highlanders Javonte Green, entrambi scesi in campo gli anni scorsi nella seconda lega nazionale.
Nel dettaglio, il primo ha collezionato una sola presenza nel 2018/19 con la maglia dei Roseto Sharks e venticinque (5.2 punti e 2.7 rimbalzi le sue medie) con la Mens Sana Siena nel 2017/18, stagione questa che, in A2, ha visto invece il secondo imporsi e conquistare la promozione in Serie A vestendo la canotta della Pallacanestro Trieste. In Friuli, Green, nato a Petersburg (Virginia) nel 1993, era giunto già l’annata precedente mettendosi subito in luce con cifre di assoluto livello (15.6 punti, 5.5 rimbalzi) poi migliorate l’anno successivo (18.1 punti e 7.1 rimbalzi) prima di prendere la via della Germania e da qui, successivamente, quella degli States.
I trascorsi italiani dunque, seppur in anni e contesti differenti, uniscono i cinque atleti sopramenzionati e, proprio per aver infiammato in passato i palazzetti della Penisola ed essersi guadagnati (ci più e chi meno) un posto nella memoria e nel cuore dei tifosi, sarà inevitabile per gli amanti della pallacanestro nostrana seguire con particolare vicinanza il loro percorso in the league.