In un’intervista concessa a Luca Aquino sul “Corriere di Bologna”, il centro della Virtus Segafredo Bologna, Ismael Bako, si prepara per la sfida in Euroleague da ex contro l’ASVEL Villeurbanne: “Loro sono una squadra molto fisica, hanno guardie molto forti da questo punto di vista e dei centri di notevole stazza. Mi aspetto una sfida tipo quella contro Monaco, vorranno tirare il primo pugno ma noi adesso sappiamo cosa aspettarci dopo aver giocato qualche partita di Eurolega. A Madrid abbiamo dimostrato di essere a nostro agio nella competizione, in casa vogliamo imprimere il ritmo alla partita ed essere il più aggressivi possibile”.
Poi il giocatore belga ha sottolineato cosa gli viene chiesto da coach Scariolo: “Aggressività, buoni blocchi e presenza a rimbalzo d'attacco. Mi sento un giocatore di complemento per il nostro sistema, voglio giocare duro e portare energia, magari con le schiacciate che esaltano sia la squadra sia il pubblico”.
In generale, Bako sa già cosa deve migliorare: “Voglio diventare più tecnico. Adesso baso il mio gioco sull'atletismo, ma voglio trovarmi a mio agio anche se devo prendermi un tiro frontale oppure se devo fare un movimento spalle a canestro. Voglio variare e non usare solo la fisicità”.
Ismael in realtà è originario del Benin: “Mio padre è nato in Benin e da bambino ci andavo ogni anno restandoci un mese. In Belgio c'è la fondazione Hubi&Vinciane della quale ora sono ambasciatore e con la quale cerchiamo di migliorare le condizioni di vita dei bambini sul piano della nutrizione, della salute e dell'istruzione. Parallelamente ho lanciato quest'anno un mio progetto sulla pallacanestro, un camp per ragazzi e anche per allenatori che durante l'anno possano insegnare a questi piccoli giocatori per tenerli lontani dalla strada”.
Infine, spazio agli hobby e ad altre discipline sportive seguite: “Da professionista guardo lo sport in maniera differente, più analitica. Quando guardo una partita di basket la seguo studiando i centri che potrebbero essere miei avversari. Di hobby ne ho uno nuovo ogni anno: a Lione la chitarra, a Manresa la fotografia e gli scacchi. Ora ne sto cercando uno qui a Bologna, ma deve nascere in maniera naturale e divertirmi".