In una lunga intervista concessa a Daniele Barilli su “Il Resto del Carlino – Reggio Emilia”, la presidente della UNAHOTELS Reggio Emilia, Veronica Bartoli, ha dato un giudizio sul nuovo inizio di stagione: “Partiamo dal presupposto che la squadra è al completo solo da poco tempo. Per di più con uno staff nuovo e allargato. Proprio per questo ci vuole pazienza e bisogna dare a tutti il tempo necessario per crescere. Detto questo vi garantisco che sono contenta perché vedo, da parte di tutti, il giusto atteggiamento e una grande dose di fiducia. Diciamo che, probabilmente, ci mancano due punti in campionato. Ci sarebbe voluto un pizzico di fortuna e di coraggio in più. Puntando, magari, sui nostri giovani quando qualche big non stava bene o non era al meglio. Non va però dimenticato che abbiamo avuto infortuni come quello di Vitali che ci hanno tagliato le gambe”.
Gli obiettivi della squadra restano invariati: “Vogliamo salvarci il più velocemente possibile perché quello è un traguardo che non va mai dato per scontato. Poi, quando saremo tranquilli, guarderemo, eventualmente, ai playoff. Inoltre vogliamo proseguire il nostro percorso europeo e speriamo di qualificarci per le finali di Coppa Italia. Questa UNAHOTELS è stata costruita per togliersi soddisfazioni importanti. E, d'altronde, la nostra è una società ambiziosa. Poi, lo sappiamo tutti, per ottenere dei risultati bisogna trovare la giusta chimica”.
La presidente svela poi un sogno che ha nel cassetto: “Mi piacerebbe tantissimo che Nicolò Melli decidesse di chiudere la carriera a Reggio. Sarebbe fantastico. E sarebbe perfetto vicino ai nostri giovani”.
La Bartoli è poi soddisfatta di quanto fatto vedere finora da coach Menetti: “Penso che Max, tornando a Reggio, abbia dimostrato grande coraggio. Poteva anche non farlo, ma ha voluto scrivere una storia nuova. Ho stima e fiducia in lui e vedrete che, con la giusta dose di pazienza, i risultati arriveranno. Ne sono certa”.
Infine, la numero uno della UNAHOTELS Reggio Emilia ha parlato della sua idea di costruire una casa del basket: “Una società non può crescere senza strutture adeguate. Pensate che, al momento, non sappiamo neppure dove mettere i bambini che vorrebbero giocare a basket. Per questo abbiamo iniziato a cullare l'idea della casa del basket che, a dir la verità, aveva ipotizzato già Stefano Landi. Ci stiamo lavorando assiduamente e spero di farcela. Ma fin quando non vedo la firma sul contratto devo essere cauta. Lo ritengo un progetto bellissimo perché, al di là del fatto estetico, ciò che considero più importante è che farà parte di una riqualificazione complessiva della zona. Nelle nostre intenzioni, tra l'altro, dovrebbe diventare una struttura con diversi campi per varie discipline sportive al servizio di tutta la città. Potrà essere utilizzata anche da altre società sportive e da privati cittadini. Ho sempre pensato che un'idea di questo tipo potesse funzionare solo se inglobata in un discorso ampio. Ci credo moltissimo”.
Infine, la Bartoli sottolinea la mission della Pallacanestro Reggiana: “Vogliamo continuare a crescere. Questa società è un'eccellenza della città e noi vogliamo renderla più forte e competitiva. La nostra, per intenderci, non sarà una proprietà mordi e fuggi”.