La Snaidero, che ieri ha ripreso a lavorare in chiave salvezza, non ha certo bisogno di casi. Ieri è rientrato, puntuale, quello legato alle dichiarazioni del novellino arancione, Silas Mills, nel dopo derby. Piovuto a Udine un paio di giorni prima e in Italia per la prima volta, salvo la capatina a Grado per il memorial Braini con il Fenerbahce, Sal ha detto la sua, candido candido, circa il limitato impiego riservatogli.
«Non volevo mancare di rispetto ad alcuno, nè al coach nè ai compagni di squadra. Volevo soltanto ribadire che ho le capacità per aiutare la squadra e vorrei poterlo dimostrare» si è affrettato a scusarsi con il general manager, Giancarlo Sarti, telefonandogli a Pontremoli dov’è per motivi familiari.
«Allora sai che fare: vai in palestra, e più che domandare scusa, dimostra sul parquet di che cosa sei capace» si è sentito replicare da Sarti, che gli aveva fatto avere la reprimenda dal suo agente Larry Fox con cui, come promesso, ha parlato prima ancora dell’ala arrivata dai Sioux Falls.
Detto, fatto. Mills ieri si è presentato ad allenamento e si è sorbito il fervorino con cui coach Fabrizio Frates ha catechizzato sia lui sia l’altro nuovo arrivato Jeffrey Stern. Non contento, Silas ha avvicinato anche capitan Teo Alibegovic per presentargli le sue scuse.
«Non devi dirlo a me – gli ha fatto presente il capitano –. Comunque, sappi che in questo momento alla squadra non servono personalismi, ma minimo tre vittorie per salvarsi. Devi darci una mano anche tu per ottenerle, dando il massimo delle tue possibilità. Tra l’altro, conviene anche a te perché, altrimenti, passerai per uno dei protagonisti di una retrocessione con Udine».
Dopo di che, smaltita la seduta di pesi del mattino, Mills ha lavorato di buzzo buono, al pari di Stern ex pivot dei Gary Steelheads, nel lavoro tecnico del pomeriggio. Quest’ultimo, per la verità, è parso ancora un po’ a digiuno di tattiche. Tanto che la presenza in palestra al Marinoni del centro Brent Scott, rientrato domenica a Udine dagli Stati Uniti dove ha trascorso parte della convalescenza dopo l’operazione all’anulare sinistro fratturato a Varese il 17 febbraio scorso, ha invogliato a pensare a un suo ritorno in squadra.
«Ci siamo allenati per la prima volta con Mills e Stern appieno – ha preso tempo Frates a fine giornata di lavoro – e, piano piano, valuteremo le loro capacità e vedremo d’inserirli nella squadra».
«Siamo contenti del ritorno di Scott – ha aggiunto –, ora farà una visita di controllo per verificare se si possono accorciare i tempi del recupero. Lui si sente bene e il dito non gli fa più male. Da domani (oggi per chi legge, ndr), intanto, riprenderà a lavorare sulla condizione. Potrà tornarci utile, magari, nelle ultime partite».
Sperando, è ovvio, che non siano decisive per la salvezza della Snaidero le ultime due con la Viola Reggio Calabria e a Verona contro la Muller.
Valerio Morelli
«Non volevo mancare di rispetto ad alcuno, nè al coach nè ai compagni di squadra. Volevo soltanto ribadire che ho le capacità per aiutare la squadra e vorrei poterlo dimostrare» si è affrettato a scusarsi con il general manager, Giancarlo Sarti, telefonandogli a Pontremoli dov’è per motivi familiari.
«Allora sai che fare: vai in palestra, e più che domandare scusa, dimostra sul parquet di che cosa sei capace» si è sentito replicare da Sarti, che gli aveva fatto avere la reprimenda dal suo agente Larry Fox con cui, come promesso, ha parlato prima ancora dell’ala arrivata dai Sioux Falls.
Detto, fatto. Mills ieri si è presentato ad allenamento e si è sorbito il fervorino con cui coach Fabrizio Frates ha catechizzato sia lui sia l’altro nuovo arrivato Jeffrey Stern. Non contento, Silas ha avvicinato anche capitan Teo Alibegovic per presentargli le sue scuse.
«Non devi dirlo a me – gli ha fatto presente il capitano –. Comunque, sappi che in questo momento alla squadra non servono personalismi, ma minimo tre vittorie per salvarsi. Devi darci una mano anche tu per ottenerle, dando il massimo delle tue possibilità. Tra l’altro, conviene anche a te perché, altrimenti, passerai per uno dei protagonisti di una retrocessione con Udine».
Dopo di che, smaltita la seduta di pesi del mattino, Mills ha lavorato di buzzo buono, al pari di Stern ex pivot dei Gary Steelheads, nel lavoro tecnico del pomeriggio. Quest’ultimo, per la verità, è parso ancora un po’ a digiuno di tattiche. Tanto che la presenza in palestra al Marinoni del centro Brent Scott, rientrato domenica a Udine dagli Stati Uniti dove ha trascorso parte della convalescenza dopo l’operazione all’anulare sinistro fratturato a Varese il 17 febbraio scorso, ha invogliato a pensare a un suo ritorno in squadra.
«Ci siamo allenati per la prima volta con Mills e Stern appieno – ha preso tempo Frates a fine giornata di lavoro – e, piano piano, valuteremo le loro capacità e vedremo d’inserirli nella squadra».
«Siamo contenti del ritorno di Scott – ha aggiunto –, ora farà una visita di controllo per verificare se si possono accorciare i tempi del recupero. Lui si sente bene e il dito non gli fa più male. Da domani (oggi per chi legge, ndr), intanto, riprenderà a lavorare sulla condizione. Potrà tornarci utile, magari, nelle ultime partite».
Sperando, è ovvio, che non siano decisive per la salvezza della Snaidero le ultime due con la Viola Reggio Calabria e a Verona contro la Muller.
Valerio Morelli
