Parlando a Gabriele Gallo su “Il Resto del Carlino – Reggio Emilia”, il coach della Tezenis Verona ha ricordato del piacere nel rimembrare il passato in biancorosso: “Resta immutato da parte mia l'affetto per società, tifosi e un po' tutto l'ambiente. Tornare in via Guasco sarà l'occasione per rivedere anche diverse persone a me care. Tuttora mi arrivano telefonate da amicizie reggiane, messaggi di auguri nelle ricorrenze. Passati tanti anni magari scema il ricordo sportivo ma rimane quello umano e l'empatia che si stabilì allora”.
Ramagli a Verona ha ritrovato in altre vesti Alessandro Frosini, adesso gm della squadra: “Riassumo Frosini in un motto: leading by example. Quell'anno esercitò una leadership silenziosa. Coi fatti, in allenamento e sul parquet, tracciava la strada giusta per i compagni. Per quel gruppo fu un valore inestimabile. Come direttore sportivo resta riservato di carattere, ma è identica è la capacità di essere un leader. Pure se, per il ruolo, deve spendere qualche parola in più”.
Dopo l’addio di Sanders, Verona sta cercando nuovi equilibri: “Il gruppo è rimasto deluso dalle sua azioni, ma non c'è stato alcuno shock. Il problema è che il suo comportamento ci ha costretto a rimodularci tecnicamente. Un processo che è ancora in corso anche se stiamo sistemando le cose e inserendo il suo sostituto, Sanders, giorno dopo giorno".