Dopo il successo in Eurocup contro il Lietkabelis Panevezys, l’Umana Reyer Venezia si prepara a scendere in campo contro la Dolomiti Energia Trentino (sabato alle 20) e Freeman ha dato un commento sulla prossima partita sul “Corriere del Veneto – Venezia” e "la Nuova di Venezia e Mestre": “Affrontiamo una squadra che gioca con il fisico, che ci mette grande energia. Sappiamo che Trento è una delle squadre più difficili da affrontare in campionato. Noi dovremo impattare questa energia e mettere grande attenzione ai dettagli “.
Sull’andamento non sempre all’altezza delle aspettative, Freeman ha buttato acqua sul fuoco: “Essendoci nove giocatori nuovi su tredici, è naturale che ci voglia del tempo. C'è tanto talento e questo può far pensare che sia facile ottenere fin da subito dei risultati, in realtà serve conoscersi. È una questione di chimica, di mixare le diverse caratteristiche, di conoscersi e di prendere le decisioni giuste in pochi attimi. La conoscenza reciproca significa non solo trovare il giocatore giusto al momento giusto, ma anche trovare i giusti equilibri in difesa. Ad esempio ora che è rientrato Parks abbiamo altre possibilità negli aiuti difensivi: prima se un esterno veniva battuto, l'aiuto arrivava solo da Watt, adesso invece c'è anche lui. La struttura della squadra è quindi cambiata, così come cambia durante una stessa partita con il variare dei quintetti. Ma sono molto fiducioso perché la squadra lavora molto bene, la stagione è ancora lunga”.
Anche dal punto di vista personale la guardia americana è sempre più in forma: “Ora sto meglio dal punto di vista fisico. Devo ringraziare lo staff tecnico e i miei compagni per come mi stanno aiutando nell'inserimento. All'inizio non è stato facile, per un po' facevo fatica a fare canestro, ma la cosa più bella è che ho sentito grande fiducia, il supporto di tutti è fondamentale”.