28 dicembre 2000 - 21 aprile 2002: sedici mesi dopo la prima volta, ma l'emozione è identica. La Snaidero schiaffeggia nuovamente la Benetton che, in due stagioni di serie A, è riuscita soltanto in un'occasione su quattro a venire a capo del rebus arancione. Duecento giorni dopo il sacco di Milano, sei mesi e mezzo dopo la prima vittoria esterna del torneo (almeno in campionato), Udine torna dunque a colpire lontano dalla sua tana. Una vittoria che ha un sapore epico, perchè ottenuta in condizioni di inferiorità ed emergenza, contro un avversaria obiettivamente superiore. Un'emergenza che ha rappresentato una fedele compagna di viaggio di buona parte dell'annata: basti pensare al primo periodo Frates, con il tecnico costretto a gestire anche 6 giocatori abili a referto. Ironia della sorte, pure a Treviso (ma Cantarello è rimasto a guardare esclusivamente per scelta tecnica) la Snaidero ha battuto con il contributo di 7 soli elementi un'avversaria che ne ha vanta invece dieci, se non undici, praticamente intecambiabili. Una una squadra che, alla distanza, potrà magari anche rimpinguare la propria bacheca ma che, in sfida secca, ha dimostrato di patire eccome quella pattuglia di ragazzacci che arriva dal Friuli a rovinarle l'esistenza. Eh sì, perchè oltre ad essersi definitivamente affrancata dai guai (fate tutti i calcoli che volete ma adesso, sulla permanenza in serie A non esiste più il minimo dubbio), Udine ha anche indirettamente sfilato il primo posto a D'Antoni e company. Che, per riconquistarlo, si vedono ora obbligati a riproporre l'impresa di Eurolega, sbancando il Paladozza.
Nel suo microcosmo fatto di piccole soddisfazioni (proprio come quella del Palavarde), la Snaidero si concentra intanto per i play - off, il suo scudetto. Non è naturalmente in ballo la prima poltrona, bensì un semplice scagnetto di retrovia: che, però, potrebbe essere non più soltanto il dodicesimo, catturato in extremis, bensì' addirittura il nono o il decimo.
SITUAZIONE.La corsa arancione è mirata al raggiungimento del gruppetto parcheggiato a quota 28, ovvero due piani sopra la dotazione friulana. Ed ecco il calendario delle avversarie dirette: Fabriano affronterà Roma per poi onorare il turno di riposo proprio all'ultima giornata. Roseto, invece, attende Verona (già salva) e chiude a Trieste, mentre Varese, dopo aver ricevuto la Kinder, affronta la Wurth nella capitale. Peggio di tutte sta probabilmente Biella (l'unica con la quale Alibegovic e soci accusano un saldo negativo negli scontri diretti) che, dopo la sosta di domani, sarà attesa dalla Kinder al Palmalaguti e, dunque, potrebbe benissimo rimanere ingessata nell'attuale posizione. E la Snaidero ? Non ci sono troppe scelte: servono quattro punti (domani con Reggio Calabria e sabato a Verona) e i giochi saranno fatti. E, se le cose dovessero filare in un certo modo, all'orizzonte potrebbe anche profilarsi l'eventualità tutt'altro che peregrina, negli ottavi di finale, di un infuocato derby regionale sulla distanza delle tre manches...
Roberto Zanitti
Nel suo microcosmo fatto di piccole soddisfazioni (proprio come quella del Palavarde), la Snaidero si concentra intanto per i play - off, il suo scudetto. Non è naturalmente in ballo la prima poltrona, bensì un semplice scagnetto di retrovia: che, però, potrebbe essere non più soltanto il dodicesimo, catturato in extremis, bensì' addirittura il nono o il decimo.
SITUAZIONE.La corsa arancione è mirata al raggiungimento del gruppetto parcheggiato a quota 28, ovvero due piani sopra la dotazione friulana. Ed ecco il calendario delle avversarie dirette: Fabriano affronterà Roma per poi onorare il turno di riposo proprio all'ultima giornata. Roseto, invece, attende Verona (già salva) e chiude a Trieste, mentre Varese, dopo aver ricevuto la Kinder, affronta la Wurth nella capitale. Peggio di tutte sta probabilmente Biella (l'unica con la quale Alibegovic e soci accusano un saldo negativo negli scontri diretti) che, dopo la sosta di domani, sarà attesa dalla Kinder al Palmalaguti e, dunque, potrebbe benissimo rimanere ingessata nell'attuale posizione. E la Snaidero ? Non ci sono troppe scelte: servono quattro punti (domani con Reggio Calabria e sabato a Verona) e i giochi saranno fatti. E, se le cose dovessero filare in un certo modo, all'orizzonte potrebbe anche profilarsi l'eventualità tutt'altro che peregrina, negli ottavi di finale, di un infuocato derby regionale sulla distanza delle tre manches...
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino