Nel giorno del rituale brindisi natalizio con la stampa, il coach dell’EA7 Emporio Armani Milano, Ettore Messina, ha fatto il punto sulla stagione della sua squadra: “L'esame di questo momento esige tre passaggi da approfondire: 1) nell'analisi interna ci siamo chiesti se la costruzione della squadra e la sua conduzione siano state corrette 2) nei 58 allenamenti stagionali non abbiamo mai avuto la squadra al completo causa gli infortuni 3) anche nella passata stagione abbiamo avuto molte assenze ma non all'inizio della stagione quando si cementa la squadra che così può sopportare meglio le difficoltà. Peraltro questo organico andrà fino in fondo alla stagione, non sono previsti nuovi interventi sul mercato”, come riportato da Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”.
“Sul primo punto sfido tutti, quando ci siamo trovati in estate a commentare il mercato, a smentire l'opinione generale che avevamo preso i migliori giocatori per inseguire i nostri obiettivi. Gli infortuni hanno inciso, quelli attuali di Pangos e Shields sono pesanti. Entrambi quando sono in. campo ci creano i vantaggi in attacco che nel finale di partita, il nostro momento critico in cui siamo sempre calati nelle sconfitte subite, si prendono tante responsabilità. La statistica dice che Kevin e Shavon hanno giocato assieme appena 5 partite con 4 vittorie, tra cui due trasferte a Belgrado (contro il Partizan) e a Monaco di Baviera. Li riavremo non prima di fine gennaio. Intanto cercheremo di correre di più, di prendere un rimbalzo un rimbalzo in più, di metterci più cattiveria. Oggi, con sei mesi di stagione davanti, non posso fare bilanci sui singoli. Dobbiamo andare avanti e dico che non penseremo solo al campionato come priorità. Lo scudetto della terza stella è un obiettivo importante ma ancora non mi sento di dare persa l'Eurolega. Siamo indietro ma con un filotto di vittorie possiamo rientrare sulle posizioni al confine dei playoff”, prosegue Messina.
A Giuseppe Sciascia su "La Prealpina", inoltre, il coach dei meneghini ha parlato di Varese e dell'arrivo di Scola nell'Openjobmetis dopo l'annata all'Olimpia: "Parlando con Toto Bulgheroni gli segnalai il fatto che Luis voleva giocare con meno pressioni di tempo ed allenamenti senza più il doppio impegno settimanale della coppa. Non parlammo in maniera diretta, mi limitai a suggerirgli di sentirlo: Varese è un club storico, una bella città ed è vicino a Milano, poteva essere un'occasione. Non pensavo che le cose potessero evolversi così velocemente, ma mi fa piacere per loro: Toto è un amico, so quanto ci tiene alla squadra, e mi fa felice saperlo contento".