Intervistato da Fabrizio Fabbri sul “Corriere dello Sport”, Cesare Pancotto ha parlato di cosa può portare alla GeVi Napoli, visto il suo arrivo da head coach: “Non porto il vento di cambiamento, misto ad entusiasmo, che si respira quando il nuovo coach arriva da fuori. Ho però il vantaggio di conoscere molto bene i meccanismi di questa stagione complicata. Ho una grande motivazione ed altrettanta volontà di portare la GeVi fuori dalle sabbie mobili. C'è la consapevolezza di partire da una buona base di lavoro fatto e di avere alle spalle un club strutturato e pronto ad ogni evenienza. Bisogna lavorare su noi stessi, recuperare autostima perché, come dicono dalle mie parti, non sono voci e parole a fare classifica. Dobbiamo isolarci dall'esterno, far fronte alle critiche. Abbiamo sentito dire della squadra: talentuosa, operaia e banda bassotti. Insomma, tutto e il contrario di tutto. È arrivato il momento che a parlare sia il campo”.
Il nuovo debutto di Cesare Pancotto, tuttavia, sarà al PalaBarbuto contro la capolista EA7 Emporio Armani Milano: “Siamo consapevoli dell'avversaria che andiamo ad affrontare. Cosa cambierebbe se fosse un'altra? Lo ripeto, dobbiamo lavorare su noi stessi ed il primo risultato dovrà essere nella mentalità”.
L’obiettivo finale resta la salvezza? “Questa nuova realtà societaria è alla seconda stagione di A. Quindi il traguardo da raggiungere dovrà essere il consolidamento che non può che passare dalla salvezza. Napoli è amore, è storia, è passione. Noi dobbiamo moltiplicare le forze per fare in modo che si costruisca un futuro solido passando per un nuovo presente. Siamo chiamati a ribaltare la situazione in cui ci siamo cacciati”.