Intervistato da Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport”, il presidente Ario Costa ha parla dell’organizzazione strutturale del club marchigiano: “Io e il consorzio lavoriamo con l'obiettivo principale di assicurare alla Vuelle la Serie A. Abbiamo passato molte sofferenze, ma ora stiamo crescendo con la passione che esige una città legata alla pallacanestro come Pesaro. Abbiamo 28 consorziati, titolari di imprese importanti situate in tutta italia. Alcuni erano e sono diventati anche tifosi, altri vedono nel nostro programma di sviluppo un business da cavalcare. Il presidente del consorzio è Franco Arceci che lavora nell'amministrazione comunale di Pesaro, perfetto anello di congiunzione tra il club e la città. Ogni consorziato versa una quota minima di 25mila euro all'anno, qualcuno di più a seconda della maggiore esposizione che riceve”.
“Abbiamo un budget di 3,5 milioni, quello che serve per rimanere in una posizione di mezzo, guardando i piani alti e cercando di restare lontani dalla bassa classifica. Oggi col 5° posto soffriamo un po' di vertigini ma sappiamo che dovremo lottare fino alla fine per difendere la nostra posizione”, prosegue Costa, che poi analizza anche lo switch avvenuto in panchina: "Con Banchi e poi Repesa in panchina abbiamo fatto il salto di qualità. Prima per noi era difficile immaginare di avere qualcuno di meglio nello staff tecnico. Intanto stiamo lavorando forte sul settore giovanile e le infrastrutture. Abbiamo un vivaio sempre florido e una foresteria. Inoltre abbiamo costituito una società sportiva chiamata "Eticamente in gioco" che raccoglie una dozzina di club dell'entroterra, lungo le valli del Metauro e della Foglia, e sconfina in Umbria fino a Città di Castello e Assisi, così controlliamo un migliaio di giovani e giovanissimi. Li segue Walter Magnifico, il nostro ambasciatore che tiene i rapporti con le comunità di Pesaro e provincia. Sono contento di averlo coinvolto, vale tanto per me e per questo club”.