Il presidente della Carpegna Prosciutto Pesaro Ario Costa è stato intervistato da Elisabetta Ferri su “Il Resto del Carlino – Pesaro”, parlando del netto k.o. della sua squadra a Sassari: “Sconfitte così pesanti urtano, ma non bisogna farsi prendere dall'isteria. Sono quei blackout che accadono una-due volte ogni stagione, importante è capire cos'ha spento l'interruttore. Ma di questo parlerà il coach con la squadra: è chiaro che fra noi e Sassari non ci sono 36 punti di scarto, ma quando un'avversaria tira da tre col 70% per tutta la gara è come essere preso a sassate e può succedere che non vedi l'ora che finisca anziché reagire”.
Il presidente ha poi commentato le parole di Repesa nel post-partita (“gli altri si rinforzano e crescono mentre noi ci siamo addormentati”): “Ha voluto svegliare la squadra, non l'ho presa come un rimprovero alla società: che serve un rinforzo lo sappiamo tutti e siamo pronti, ma bisogna metterlo al posto giusto e dev'essere l'uomo adatto, perché possa incastrarsi nel mosaico ben fatto che è stato costruito. L'uomo che arriverà non sarà una star, ma una pedina che abbia un senso dentro quest'ingranaggio che ci ha permesso di fare così bene finora. Siamo quarti e ci stiamo preparando alla parte cruciale della stagione. Fin qui abbiamo giocato una grande pallacanestro e sono certo che la giocheremo ancora, anche se adesso abbiamo avuto un calo”.
"Vogliamo dare una mano alla squadra, perciò visto che un rinforzo italiano non esiste arriverà uno straniero: e se stiamo tutti bene... faremo turnover”, conclude Costa.