Parlando a Elisabetta Ferri su “Il Resto del Carlino – Pesaro”, Vasilis Charalampopoulos ha detto di esser rimasto sorpreso dal rendimento della squadra: “Sinceramente quando sono arrivato qui non credevo che saremmo arrivati così in alto. Ma già dalle prime amichevoli ho notato che giocavamo una buona pallacanestro ed avevamo una buona chimica".
Cosa c’è dietro questi successi? “Il segreto è che il coaching staff prepara davvero bene le partite e tutti noi sappiamo esattamente ciò che ci aspetta. Inoltre, abbiamo una grande atmosfera fra noi nello spogliatoio questo è molto importante”.
Adesso ci sarà la prima Coppa Italia che Charalampopoulos disputerà sul parquet: “È la mia prima Final Eight e sono eccitato dall'idea di farne parte. Varese è una squadra di talento che gioca una pallacanestro libera ed è difficile da fermare. Ma noi vogliamo fare più strada possibile”.
Dovesse palesarsi una possibilità di rinnovo contrattuale, Vasilis accetterebbe? “Considererei la proposta, perché qui sto bene con il coach e con le persone che lavorano all'interno del club. Ma è ancora davvero troppo presto per questo tipo di discussioni”.
Intervistato da Mirko Facenda, il presidente della Carpegna Prosciutto Pesaro, Ario Costa, ha sottolineato l’andamento oltre le aspettative del suo club: “Il quarto posto è una posizione che ad inizio campionato non pensavamo di raggiungere, anche se poi io credo che all'inizio i propositi sono sempre molto positivi. Però trovarsi a inizio girone di ritorno quarti giocando una discreta pallacanestro ci riempie di soddisfazione, ma ci fa stare comunque con i piedi per terra nonostante stiamo andando oltre le previsioni”.
Costa non ha dubbi sul chi attribuire la maggior parte dei meriti di questi successi: “Per me Jasmin è tra i primi allenatori in Europa, visto il suo passato, il suo modo di stare in campo durante la settimana, di lavorare, di interpretare la pallacanestro e di gestire un gruppo di ragazzi. Io non ho mai avuto dubbi. Due anni fa arrivò a Pesaro, poi c'è stato un momento particolare quando preferì tornare alla Fortitudo, ma appena ho capito che era nuovamente disponibile non ho esitato a riportarlo a Pesaro, perché credo sia la persona giusta nel posto giusto. Repesa ha questa capacità di costruire un gioco e un certo ambiente, e con il suo modo di essere ha formato una squadra che ci sta dando risultati al di sopra di ogni aspettativa e ritengo che il 90% dei meriti siano i suoi”.
Pesaro ha anche vinto le scommesse iniziali su Totè, Charalampopoulos e Gudmundsson: “Su Totè ci abbiamo creduto da questa estate e siamo andati a riprenderlo dopo una stagione in cui non aveva brillato per una serie di motivi, ma sia il coach che la società ci hanno sempre creduto e non ci abbiamo messo molto poco per riportarlo a Pesaro. Su Vasilis siamo convinti che ha un potenziale importante e a Venezia e a Bologna si è trovato in condizioni non facili da gestire e quindi può avere sofferto, ma eravamo convinti che ci potesse dare una mano, perché noi abbiamo preferito creare un gruppo senza quasi nessuna stella, ma composto da giocatori che stiano bene insieme con ognuno che sappia dove deve andare e cosa fare. E così è stato anche per Jon Axel, visto che sapevamo che era un giocatore che poteva mettere a disposizione del gruppo le sue caratteristiche e non abbiamo avuto dubbi sulle qualità di questi giocatori. Il mercato? Ci stiamo guardando intorno per capire se riusciamo a completare il reparto lunghi, visto che con il grave problema occorso a Valerio Mazzola ci manca un cambio del quattro”.