Intervistato da Umberto Zapelloni su “Il Foglio”, il Presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini illustra i passi in avanti compiuti ultimamente dalla pallacanestro italiana: “Se guardo alle sedici società di Serie A posso dire che il basket italiano gode di buona salute, non stiamo attraversando un momento epocale, ma venendo da un anno a porte chiuse e un altro a capienza limitata, posso dire che stiamo ricevendo dei segnali positivi”.
Proprio i dati del pubblico sono quelli più rilevanti, dato che ai palazzetti ci sono sempre più giovani: “La cosa più importante è che il nostro pubblico si sta ringiovanendo. Da un paio d'anni, compatibilmente alle chiusure per la pandemia, stiamo cercando di lavorare sui canali che intercettano di più i favori dei ragazzi. Stiamo cercando di cambiare un po'la narrativa della pallacanestro cercando di intercettare un pubblico differente con interessi trasversali rispetto al basket. Ci stiamo privando muovendoci con la musica, il fashion, l'urban street e facendo una grande attività con i mezzi più vicini ai giovani come i social. Abbiamo avuto un aumento nella fascia fino ai 35 anni. In un momento in cui tutti gli sport in Italia stanno vivendo un invecchiamento dei loro spettatori, noi del basket stiamo andando controcorrente. All'inizio della stagione 2022/23 il bacino di interessati al basket di Serie A registra un significativo rialzo: il pubblico dai 14 ai 64 anni che ha dichiarato di seguire al meno saltuariamente il campionato italiano ha superato quota 16 milioni con un incremento del 7 per cento rispetto al giugno dell'anno precedente. Ed è cresciuta la quota femminile (dal 28 al 39) e nella fascia dai 14 ai 24 anni c'è stato un incremento dal 16 al 20 per cento tra coloro che seguono regolarmente il basket e anche nella fascia dai 20 ai 33 anni siamo saliti dal 20 al 23 per cento negli ultimi due anni”.
Intanto è tutto pronto per la Frecciarossa Final Eight di Torino in programma la prossima settimana: “Per la Lega Basket è il prodotto principale, dopo Pesaro e Milano volevo provare a dimostrare che il grande basket può aver successo anche fuori dalle piazze storiche. A Torino, anche se non ha una squadra in Serie A c'è una tradizione, abbiamo trovato una collaborazione straordinaria dalla Regione, dal Comune e dalla Camera di commercio”.
Infine, Gandini ha analizzato il tema delle audience televisive: “L'audience televisivo è in contrazione dappertutto. Tutti gli sport meno il calcio oggi sono sport visti in streaming, addirittura le Olimpiadi nella loro interezza vanno in streaming. Il problema è che c'è molta menogente davanti alla televisione. La pallacanestro ha un pubblico di nicchia che paga per vedere e quando andiamo sulle reti generaliste soffriamo. Dobbiamo lavorare perché la gente interessata sappia dove può vedere il basket in chiaro. Dopo 10 anni di Rai Sport siamo andati sul Nove. Gli ascolti sono in linea con Rai Sport ma è aumentato il numero della gente che passa su quel canale mentre trasmette il basket. La sfida adesso è quella di trattenerla. Quando una partita come Bologna-Milano di campionato fa quasi 300 mila persone di ascolto medio, ma ha un milione e 800 mila persone che ci passano sopra vuol dire che dobbiamo lavorare lì. Non possiamo risolverlo dalla sera alla mattina, ma è il nostro obbiettivo a medio termine”.