Intervistato da Flavio Vanetti sul “Corriere della Sera”, coach Matt Brase ha parlato della sua filosofia di pallacanestro dopo il k.o. interno contro Milano: “Fare tesoro delle lezioni è importante, ma vivere nel momento, senza guardarsi indietro, prepara al futuro. Non perdo troppo tempo a pensare al domani. Io resto nel presente e dico che Varese mi ha fatto salire su un bellissimo treno. Preferisco un errore, a patto che si applichi quanto studiato in allenamento, a giocate senz'anima. Credo nella capacità della squadra di leggere le partite e di decidere"
Nell’immediato orizzonte per l’Openjobmetis c’è la Frecciarossa Final Eight di Torino: “Sarà un appuntamento prestigioso, ma è solo un'opportunità sul nostro percorso, detto che non guardo al viaggio ma a ciò che dobbiamo fare giorno per giorno. Comunque, ci proveremo con il nostro gioco, uno dei vari modi possibili di interpretare il basket”.
Brase è un coach americano in Italia come lo è stato Dan Peterson in passato: “Non ho ancora incontrato Dan, ma conosco la sua fama. Lo imiterò? Prima di tutto voglio essere la miglior versione di me stesso”.