Con la vittoria per 84-80 ottenuta mercoledì contro la Openjobmetis Varese, la Carpegna Prosciutto Pesaro si è guadagnata il diritto di continuare a sognare proseguendo il proprio cammino nelle Frecciarossa Final Eight, manifestazione che venerdì, in semifinale, la vedrà opposta alla Germani Brescia.
Prima però di concentrarsi sul confronto con la formazione lombarda, il Presidente della Vuelle Ario Costa è voluto tornare su quanto vissuto due giorni orsono dalla compagine marchigiana e su dove, a suo avviso, questa abbia fatto la differenza per arrivare a conquistare un successo di assoluto valore.
“È stata una partita molto ben giocata, tirata, che non mi ha dato tempo per emozionarmi perché è stata a lungo incerta, anche se abbiamo avuto sempre noi il pallino in mano. Nei primi dieci minuti abbiamo mandato un messaggio forte a Varese: non vi faremo segnare come siete abituati a fare. È lì che c'è stata la differenza decisiva. Lo è stato anche aver preparato la partita in modo esemplare e aver dato un avvertimento chiaro a Varese. La determinazione difensiva è stata fondamentale” ha affermato a Il Resto del Carlino Costa il quale, poi, non si è tirato indietro dal commentare l’esito del primo quarto di finale andato in scena tra la Leonessa e l’Olimpia Milano.
“Partiamo da un presupposto. Non c'è nulla di scontato. Non è detto che Milano non possa perdere contro una signora squadra come Brescia in una gara secca. Quindi non direi “che botta”. E per noi cambia poco giocare contro Brescia”.
Costa quindi ha voluto sottolineare le differenze fra l’esperienza attuale e quella che invece Pesaro ha vissuto due anni fa.
“Partiamo da un punto di vista della classifica diverso e questo ti mette pressione addosso perché sei arrivato prima degli altri e parti favorito. Questo fattore un po' si sentiva mercoledì e allora torno al discorso di prima: l'approccio è stato decisivo. Gli errori si fanno e li abbiamo fatti, ma abbiamo anche alibi importanti. Finita la Coppa, allora, Repesa prese il Covid. Poi ogni settimana avevamo un giocatore contagiato: la nostra non era una squadra attrezzata per stare in alto e iniziò un periodo negativo. La partenza di Gerald Robinson senza avere Massenat? Quell'errore già non l'abbiamo ripetuto con Gudmundsson, che è ancora con noi nonostante Tambone sia tornato” ha dichiarato il numero uno della Victoria Libertas prima di fare un plauso ai tifosi giunti da Pesaro.
“Sono stati bravissimi anche i tifosi mercoledì, non ci fanno mai mancare il loro sostegno e noi sappiamo bene i sacrifici che fanno per starci vicini”.
A fare eco a Costa su questo aspetto, rimarcando l’importanza del sostegno dato alla squadra dai sostenitori pesaresi, è intervenuto poi il Presidente del Consorzio ‘Pesaro Basket’ Franco Arceci.
“La squadra ha dimostrato di meritare il sostegno di tutti, perché dà tutto fino in fondo. È stata un’esperienza emozionante, lo confesso. Una partita molto tirata, sofferta, ma la squadra ha dimostrato grinta e carattere. E l'epilogo è stato fantastico. Spero che Moretti, uscito dall'influenza, possa darci una marcia in più. Milano o Brescia in semifinale? Sono più contento che abbia vinto Brescia: è il bello della Coppa Italia” ha affermato Arceci il quale ha confermato di essersi già mosso per dare al futuro della Vuelle qualche sicurezza in più.
“Come terremo alta l’asticella? Come stiamo già facendo, cioè con contratti pluriennali per dare continuità. Poi, certo, la permanenza di Repesa è un altro pilastro fondamentale. Queste sono le basi su cui costruire le nostre certezze”.