Parlando su “Bresciaoggi” e a “Basket Time” su Teletutto, la presidente Graziella Bragaglio ha raccontato del significato della Coppa Italia appena vinta: “È bello sognare, avere delle aspettative: parlerei di un trofeo che mancava e non di un punto d'arrivo o di partenza. Una tappa del nostro percorso. Abbiamo vinto campionati e partite, ma mancava una coppa in bacheca”.
Qual è stata la forza della squadra? “Una serenità unica, dentro e fuori dal campo. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a creare il giusto clima nello spogliatoio, permettendoci di giocare tre gare incredibili, con uno spirito nemmeno immaginabile alla vigilia. Non arrivavamo in forma splendida, per questo vale ancora di più. Siamo arrivati a Torino in un momento terribile tra la situazione di classifica e i tanti infortuni a cui abbiamo dovuto far fronte, che ci hanno tolto dei punti. Poter essere a Torino era di per sé una grande gioia. Aver visto i ragazzi giocare con decisione e carica ci ha sorpresi, soprattutto considerando i nostri avversari. La vittoria contro Milano è stata un risultato fantastico e inatteso, il la alla cavalcata verso la vittoria finale. Oltremodo meritata: 118' di vantaggio su 120' di gioco totale”.
È stato fondamentale il ritorno di John Petrucelli: “C'è sempre bisogno di quel giocatore capace di trascinare il resto della squadra, che permette agli altri di esprimersi al meglio. Sotto questo punto di vista la coppia Della Valle - Petrucelli è stata fantastica, con Amedeo che è stato sicuramente avvantaggiato nel poter cercare la via del canestro. Ne avevamo sentito la mancanza”.
Il patron Ferrari, invece, guarda già al futuro: “Questa stagione, grazie alla vittoria nella Final Eight, assume un significato importantissimo. I play off possono non arrivare, e non è un problema. Adesso è fondamentale levarci dalle zone basse della classifica. La squadra ha un "debito" con la proprietà per le sconfitte con Treviso e Verona. Ma poi c'è un'Eurocup da vivere…”.
L’imprenditore si è lasciato andare anche a qualche battuta: “Mi verrebbe da chiedere a Burns dove sia stato fino ad adesso, dato che ha disputato una Final Eight clamorosa. Ma tutti hanno reso al meglio, tanto che verrebbe da spostare il PalaLeonessa... a Torino, dove si respirava un'atmosfera magica e celestiale”.