Parlando dell’Openjobmetis Varese e del suo attacco spettacolare fatto di tanti tiri da tre punti e tanta corsa, Matt Brase ha raccontato ad Andrea Tosi su “La Gazzetta dello Sport” il fatto di essere stato vice di Mike D’Antoni a Houston: “Premetto che per me è stato un onore condividere tante stagioni il lavoro di D'Antoni. Ho imparato tanto da lui. La lezione più importante, a proposito dell'attacco, è quella di prendere i giusti al momento giusto. Tirare tanto non significa tirare come viene. Ho la fortuna di allenare giocatori intelligenti che riconoscono le situazioni in campo. Poi tocca a loro interpretarle anche attraverso l'istinto. La mia filosofia è che giocando liberi e naturali qualcosa di buono si ottiene sempre”.
Anche i giocatori stranieri, eccetto Reyes, sono alle prime esperienze in Italia: “Ma sono tutti cresciuti bene fuori dagli Stati Uniti, hanno carattere e voglia di arrivare. Certo, ognuno di loro è stato un azzardo o una scommessa, ma per cambiare bisogna osare. In attacco sfruttiamo tutte le nostre qualità, soprattutto nel tiro da tre, ma Varese è capace di attaccare bene anche il ferro con lunghi moderni come Owens e Caruso. La difesa? È un valore aggiunto che vogliamo bilanciare nel nostro gioco. Ma non mi piace dare priorità. Quello che chiedo alla squadra è di mettere in campo energia e tanta durezza mentale e fisica prima di tutto. Poi i tiri entreranno da soli e potremo migliorare”.
L’entusiasmo è molto elevato a Masnago e dintorni: “C'è una bellissima atmosfera attorno a noi. L'altra sera il successo a quota 110 punti sottolineato dagli applausi del pubblico mi ha emozionato. Per me è una bella soddisfazione perché sono un esordiente in Italia. Prima di accettare l'incarico di Varese mi ero aggiornato sul campionato italiano e sulle squadre che avrei affrontato. Anche il confronto con D'Antoni mi ha aiutato. Il playoff? Prima di puntare all'obiettivo mi interessa che la squadra continui il suo processo di crescita. Di sicuro vogliamo difendere il nostro quarto posto. Ce lo stiamo meritando tutto”.