A nove gare dal termine della regular season, la Dolomiti Energia Trentino occupa il settimo posto della classifica della Serie A UnipolSai 2022/23 con un record di 11 vinte e 10 perse, un bilancio leggermente peggiorato domenica scorsa al Palaverde, campo dove la NutriBullet Treviso si è imposta per 85-76. L'Aquila resta comunque pienamente in lizza per un posto ai playoff, un obiettivo questo per il quale la compagine trentina dovrà verosimilmente lottare fino alle ultime giornate dato il livellamento dei valori in campo fra le squadre della parte medio-alta della graduatoria, un fattore questo che per Rudy Gaddo ha inciso finora anche sull’andamento discontinuo avuto da Trento in campionato: “È chiaro che questi alti e bassi non ci fanno piacere. Ma teniamo conto prima di tutto che il nostro cammino è "figlio" del marcato equilibrio che contraddistingue questo campionato di Serie A. Inutile ribadire, è sotto gli occhi di tutti, che tranne per le corazzate Milano e Virtus Bologna e in parte per Tortona, ci troviamo di fronte ad un torneo dai valori così ravvicinati, che può accadere di tutto. Treviso, domenica ci ha messo più energia di noi, il fattore campo poi ha inciso e non sempre si è capaci di rimanere lì a livello di disciplina e di impatto. In trasferta, comunque, abbiamo dimostrato di combattere sempre e di crederci: i colpi di Venezia, Varese, Verona, Brescia e Scafati sono lì a imperitura memoria di questa stagione” ha spiegato a Stefano Parolari su "L’Adige" il direttore sportivo della Dolomiti Energia, ben conscio di quale debba essere ora l’obiettivo primario della squadra.
“L'attenzione mentale è sull'acquisizione di quei 4 punti che ci mettano al riparo da sorprese di cedimento primaverile. Certo la mia fiducia è massima nel team che abbiamo plasmato per una stagione che vale il riscatto rispetto a quella precedente. Perché non provarci a finire tra le prime 8, che poi sono effettivamente 5 i posti disponibili nella valutazione di questi tempi agonistici. Gambe e testa non le abbiamo mai risparmiate e la costanza è sempre una dote difficile da avere, pur lavorando sodo in allenamento e tenendo ben presente la volontà di non mollare mai. Ci sono anche gli altri sul parquet e tutti hanno la convinzione di aver approntato il roster più attrezzato possibile”.
L’unica formazione a poter schierare un talento come quello di Matteo Spagnolo è però proprio l’Aquila Trento, club che, nelle ultime giornate, ha potuto a più riprese sfruttare la classe cristallina dell’esterno brindisino: “Matteo ha un talento spropositato tra il Divino e il dna familiare. Ha passato qualche momento difficile qui a Trento per qualche acciacco, ma con lui sappiamo di avere un asso in più. Le sue qualità vanno unite al lavoro indefesso che sta svolgendo a fianco del nostro staff e con la squadra intera. Si è integrato, si è messo al servizio del collettivo, sta sfoderando le doti riconosciute. E l'avventura con noi non è finita”.
Non è finita nemmeno l’avventura di Trento in Eurocup, competizione questa in cui, a tre turni dal termine della prima fase, i bianconeri sperano ancora di strappare il pass per il turno successivo. Molto, in questo senso, passerà dal risultato che la Dolomiti Energia riuscirà ad ottenere stasera alla BLM Group Arena contro il Buducnost Voli, attualmente quarta forza del Gruppo B con un record di 9 vinte e 6 perse: “Daremo tutto per battere i montenegrini, in un match da dentro o fuori sapendo che i tedeschi sono sul campo bollente di Tel Aviv con l'Hapoel. La doppia esperienza LBA-EuroCup è stimolante, è stata impegnativa e sfiancante. Il senso di affrontare potenze continentali è funzionale alla crescita di tutta la nostra società. Un’esperienza, comunque, importante e d'immagine assicurata. Confronti da massimo atletismo e da ritmo intenso”.