Sono in tanti in casa Pallacanestro Trieste ad aver dato un contributo significativo all’80-78 con cui la rappresentativa giuliana, nel match valido per la ventiquattresima giornata di Serie A UnipolSai 2022/23, ha superato domenica all’Allianz Dome i vicecampioni d’Italia in carica della Virtus Segafredo Bologna.
Tra coloro che, sia in termini realizzativi che con le piccole cose, hanno trascinato con successo la formazione biancorossa all’affermazione sulle V Nere vanno indubbiamente annoverati anche Michele Ruzzier e Luca Campogrande.
Il primo, ex della gara in virtù dell’ultima stagione e mezzo spesa tra le fila felsinee prima di tornare in Friuli- Venezia Giulia a fine novembre, si è messo in luce soprattutto a livello di gestione del ritmo, intensità e playmaking, aspetti questi in cui il classe 1993 (6.6 punti, 1.9 rimbalzi e 3.4 assist di media da quando ha di nuovo indosso la canotta di Trieste) ha eccelso chiudendo la gara contro la Virtus con i suoi nuovi season high in assist (7) e recuperi (2), valori che, assieme ai 9 punti segnati, gli hanno consentito di totalizzare anche il suo nuovo primato stagionale per valutazione (19).
Campogrande, al pari del numero 10, ha brillato nell’ultimo impegno domenicale confezionando, numeri alla mano, la sua miglior performance individuale della stagione. L’ex Sidigas Avellino e Umana Reyer (2.5 punti e 1.1 rimbalzi di media quest’anno) ha infatti terminato la sfida contro le V Nere mettendo a segno i propri massimi in stagione per valutazione (7), triple segnate e tiri dal campo totali convertiti (3) e punti (9), voce statistica quest’ultima dove, al massimo, egli in precedenza era riuscito a toccare quota 7 nel k.o. esterno contro Brescia il 12 marzo.
Il suo coinvolgimento (come quello di Ruzzier) quindi ha pagato dividendi importanti per coach Legovich e la Pallacanestro Trieste la quale, in questo modo, è andata ad ottenere uno scalpo storico e, ancora più rilevante, due preziosissimi punti in ottica salvezza.