Per la GeVi Napoli non sono match qualunque quelli contro Carpegna Prosciutto Pesaro e Tezenis Verona validi per le ultime due giornate di stagione regolare della Serie A UnipolSai 2022/23. Da queste due sfide conclusive, infatti, dipenderanno le sorti della formazione campana, attualmente penultima in classifica con 20 punti e dunque pienamente impegnata nella lotta per non retrocedere.
“Abbiamo gli scontri diretti con le rivali per non retrocedere a sfavore. Abbiamo la consapevolezza che ci serve una vittoria in più degli avversari. Abbiamo conquistato sul campo il diritto di giocarcela fino alla fine attraverso l'alta tensione avuta e la qualità del nostro sistema: sono valori che dobbiamo usare per la prossima curva. La strada è stata tracciata” ha affermato lucido al Corriere Adriatico – Pesaro coach Pesare Pancotto, deciso a non voler fare alcun tipo di calcolo approcciando le ultime decisive gare.
“Mia mamma diceva che i conti si fanno alla fine, io sono figlio di pescatori di Porto San Giorgio. Quello è l'unico momento in cui c'è la certezza di quello che hai raggiunto. Dico sempre che trenta partite uguali non le fa nessuno in questo campionato, ci sono quattro formazioni che si giocano tre posti; mi concentro su questo e non sugli inciampi dell'ultimo mese” ha proseguito il tecnico di origine marchigiana, chiamato questo turno a cercare i due punti contro una squadra competitiva come Pesaro.
“C'è una struttura di gioco che Repesa ha dato con protagonisti diversi a turno. Sia sul perimetro, che nei tiratori, in area: ogni parte necessita della massima attenzione. Vincerà chi avrà più continuità all'interno del match”.
Sotto questo aspetto, nel corso della stagione, la GeVi spesso è mancata, alternando alti e bassi imputabili tra le tante cose, secondo Pancotto, anche ai diversi cambi in corsa che la compagine campana si è trovata ad effettuare.
“Credo sia stato l'elemento che non ci ha permesso inizialmente di avere risultati. Quando cambi molto hai sempre delle aspettative, inserire nuovi giocatori vuol dire modificare dinamiche, responsabilità, gerarchie. Gli ultimi due mesi e mezzo hanno dato continuità al lavoro. Essendo una "banda bassotti", come direbbe Dan Peterson, dobbiamo arrivare in attacco prima che gli avversari possano organizzarsi, creare e attaccare gli spazi, è un vascello contro un transatlantico. Abbiamo buone qualità nel giocare insieme e una difesa cresciuta nel tempo” ha dichiarato l’allenatore della rappresentativa partenopea, apparso non proprio contento dei rimescolamenti delle ultime settimane legati al caso Varese.
“Ogni anno succedono sempre cose alla fine della stagione che non voglio né commentare né giudicare. Mi piace far risaltare l'idea che c'è un campionato di vertice, uno per i playoff e un altro per la salvezza che coinvolgono tante squadre e la parte più interessante è quella per la permanenza in A: sette squadre lottano per cinque posti al sole. È l'effervescenza del nostro torneo”.
Pancotto ha quindi applaudito la scelta della società campana (e la disponibilità di Pesaro) di accettare di anticipare la gara del 29° turno visto il grande risultato sportivo che la città di Napoli si appresta a festeggiare nel fine settimana.
“La società ha mostrato grande senso di responsabilità perché, da fuori non si avverte, ma vivendo a Napoli garantisco che c'è una carica esplosiva che scoppierà presumibilmente domenica. Giocando domenica, non ci sarebbe stata la possibilità per tutti di muoversi, anche per gli avversari. Grazie a Pesaro che ha accettato subito la richiesta, nonostante diamo entrambi agli avversari la possibilità di conoscere prima il risultato della nostra partita” ha detto il tecnico classe 1955, pronto anche lui, una volta archiviato l’incontro con la Vuelle di sabato, a godersi l’esplosione di gioia del capoluogo campano.
“Ho dovuto spostare gli orari, mentre domenica mi metterò sul balcone di casa e guarderò quello che potrà succedere in una città meravigliosa. Se cammini per strada percepisci l'energia, l'entusiasmo, la voglia di vivere. Dico bravi ai ragazzi di Spalletti, al mondo calcio a Napoli che ha uno spessore elevatissimo, irradia su tutti. C'è una generosità ulteriore, il cuore che si allarga ogni giorno per il popolo napoletano” ha chiosato Pancotto.