A differenza di quanto accaduto in altre circostanze quest’anno, per prevalere sulla Tezenis Verona nello scontro salvezza andato in scena (e vinto per 85-77) all’Allianz Dome nella penultima giornata di Serie A UnipolSai 2022/23, la Pallacanestro Trieste ha fatto maggiormente leva sul carattere, le qualità e l’efficacia realizzativa di più esponenti del proprio roster.
In questo modo, palleggiandosi responsabilità importanti sulle due metà campo, la compagine giuliana è riuscita a imporsi sulla Scaligera portando ben sei uomini in doppia cifra (dato mai fatto registrare quest’anno) e a giovarsi dei contributi di alcuni giocatori che, fino a ieri, in stagione non si erano ancora guadagnati in maniera prepotente le luci della ribalta.
È questo in particolare il caso di Stefano Bossi, triestino doc e autore della miglior performance di sempre in Serie A quando più contava per la squadra della sua città. Al suo primo anno nel massimo campionato nazionale, contro la Scaligera l’ex Assigeco, Orzinuovi e Urania Milano ha infatti confezionato la prima gara in doppia cifra, nonché la migliore prestazione realizzativa, della carriera nella prima lega tricolore chiudendo con 16 punti e 19 di valutazione, suoi nuovi primati nel torneo al pari dei 4 falli subiti, dei 3 assist distribuiti, dei 4 liberi a segno (su altrettanti tentativi) e delle 4 triple convertite (sulle 5 provate).
Per lui, 3.5 punti e 7.5 minuti di media in 18 apparizioni totali sul parquet, è così arrivata la doppia soddisfazione di aver trascinato alla vittoria Trieste e aver terminato la gara da top scorer dei giuliani i quali, se sono riusciti a esultare al 40’, devono un sentito “grazie”, oltre che al proprio numero 3, anche a Emanuel Terry (quarta doppia doppia in 12 presenze con la canotta biancorossa) e a Luca Campogrande.
Costui (3.3 punti in 12.7 minuti di impiego medio) ha fornito un apporto essenziale per il successo della compagine triestina mettendo a referto, in maniera simile a Bossi, la sua prima doppia cifra stagionale (15 punti) e più in generale, in virtù delle 4 triple segnate, dei 3 liberi convertiti, dei 5 rimbalzi difensivi presi e del 16 di valutazione finale (tutti season high), la sua miglior partita dell’anno.
Anch’egli dunque, nel momento in cui la squadra in cui milita da due stagioni aveva più bisogno, non ha fatto mancare il suo sostanzioso contributo tracciando la strada verso il successo con canestri pesanti, accendendo il caloroso pubblico giuliano e, col supporto dei compagni, avvicinando di fatto Trieste al raggiungimento del proprio obiettivo: la permanenza nella categoria.