Intervistato da Elisabetta Ferri su “Il Resto del Carlino – Pesaro”, Austin Daye ha parlato dell’importanza dell’ultima giornata di campionato per la sua Carpegna Prosciutto, che si gioca un posto ai playoff: “Ho ancora fiducia che possiamo fare i playoff. Se vinciamo domenica abbiamo una possibilità e le possibilità sono tutto ciò a cui ti puoi aggrappare a questo punto".
Nonostante tutto, Daye non ha avuto un ritorno così costante come ci si aspettava alla vigilia: “Le cose non sono andate come sognavo, perché abbiamo perso diverse partite e non siamo stati molto consistenti. Personalmente, il sistema in cui gioco ora non è qualcosa a cui ero abituato in precedenza in Italia, perché non sono mai stato il tipo da aspettare che il compagno crei tiri per me. In Italia ho sempre giocato a cavallo fra il ruolo di ala piccola e ala grande dove posso giocare pick and roll uscendo dagli schemi ogni tanto per creare missmatch e liberarmi per favorire anche i miei compagni di squadra. Ma nel sistema che abbiamo ora sono più uno shooter e devo aspettare che si creino opportunità per me piuttosto che crearmele o magari farlo per i compagni. Non è facile cambiare certe cose nel sistema offensivo così tardi nella stagione, lo capisco e sto solo cercando di far bene nel ruolo che mi è stato assegnato”.
Nelle ultime due partite, Daye è stato anche escluso per turnover stranieri: “Come giocatore non è bello essere esclusi dalla formazione, ma avendo a disposizione solo cinque stranieri lo capisco, anche perché la squadra è insieme me da molto tempo e hanno affiatamento e chimica fra loro. Il coach ha pensato che sarebbe stato meglio per noi avere un'altra guardia difensiva in campo, cosa che capisco, e devo farlo, perché voglio il meglio per la squadra, voglio solo che vinciamo e abbiamo la possibilità di fare i playoff. Repesa mi ha spiegato i motivi e sapeva anche che sono abbastanza maturo per gestire la situazione di rimanere fuori ed essere però ancora in grado di dare il mio contributo ogni volta che avrebbe avuto bisogno di me”.