Intervistato da Giuseppe Sciascia e dopo aver conquistato il premio di Miglior Dirigente dell’Anno della Serie A UnipolSai, il GM dell’Openjobmetis Varese Michael Arcieri ha sottolineato gli ingredienti che saranno alla base anche della futura squadra biancorossa: “Cultura, visione e mentalità saranno le stesse, a prescindere dagli interpreti: la prossima Varese avrà lo stesso imprinting della scorsa. È il concetto sul quale vogliamo costruire il futuro. Sappiamo cosa cercare per il nostro metodo di gioco e il tipo di persone da inserire nel gruppo. Cominciando da quelle certezze, ripeteremo il lavoro fatto la scorsa estate, andando a scovare i giocatori giusti per il nostro sistema che sarà il punto di partenza per la nuova squadra. Faremo tutto il possibile per dare continuità, ma dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza. La speranza non è mai una strategia, dobbiamo avere i piani B e C per tutte le situazioni”.
Sicuramente il bel basket espresso in questa stagione è un bel biglietto da visita per il club: “Possiamo parlare con un agente o un giocatore sulla base di quello che abbiamo fatto vedere sul campo. Nell'estate 2022 abbiamo illustrato le idee che avevamo nella testa, ora abbiamo esempi reali. Ross è uno di loro: dovessimo cercare un suo sostituto potremo dire "hai visto cosa ha saputo fare lui all'interno del nostro sistema perfetto per lui"? Speriamo che questo sia un vantaggio: se i giocatori iniziano a dire "Varese? È un bel posto per crescere ed affermarci" ci aiuterà molto. Mi piacerebbe far tornare il maggior numero possibile di giocatori della stagione 2022/23; se arrivassero notizie brutte ci faremo trovare pronti, però garantire un altro anno di crescita anche a chi si è già messo in luce potrebbe essere una situazione positiva per i ragazzi e per la squadra”.
Quanto aiuterebbe il club un eventuale sbarco in una competizione europea? “Sarebbe una bella arma in più da usare sul mercato: i giocatori sono competitivi, amano misurarsi con sfide impegnative e preferiscono sempre giocare piuttosto che allenarsi. Dobbiamo essere pronti anche al caso peggiore, ma se c'è la possibilità lo faremo con convinzione. Quale coppa? Non c'è una preferenza assoluta, stiamo verificando le situazioni con entrambe: forse la BCL con meno partite garantite potrebbe essere l'entry level giusto, ma anche l'Eurocup sarebbe un passo importante”.
