Intervistato da Giacomo Garbisa su “Il Gazzettino – Venezia”, il presidente dell’Umana Reyer Venezia Federico Casarin ha fatto un bilancio della serie contro Sassari: “Non c'era una favorita. In questi dieci giorni le due squadre si sono equivalse, magari non per il gioco espresso ma per l'equilibrio mostrato tutto l'anno. L'ha spuntata Sassari con merito, a noi dispiace non esser riusciti a completare la rimonta della stagione regolare. Era una serie alla nostra portata, loro hanno interpretato meglio le quattro gare”.
Casarin traccia poi una riga sull’annata orogranata: “Sicuramente è stata una stagione diversa dalle altre, con tanti alti e bassi. Ora valuteremo sulla base delle esperienze maturate e facendo tesoro degli errori commessi. Abbiamo giocato un finale importante dopo che si era presa una brutta piega, abbiamo avuto capacità, voglia e abnegazione di raggiungere quel quarto posto che a un certo punto sembrava una chimera. Purtroppo è mancato l'acuto ai playoff. Raggiungere la post season era doveroso a inizio stagione ma era diventato tutt'altro che scontato. Ora, come sempre, analizzeremo gli aspetti positivi e negativi guardando al futuro e preparandoci ad essere pronti alla ripartenza. Partiremo dalla conoscenza del passato per interpretare il futuro con delle novità”.
A quali errori si riferisce il presidente della Reyer in particolare? “Gli errori si commettono sempre, anche quando vinci scudetti. In una stagione ci stanno momenti di difficoltà, poca lucidità e sconfitte. Abbiamo centrato Final Eight e playoff, obiettivi ai quali la Reyer è giusto ambisca ogni anno ma che non sono mai scontati. Altre favorite o candidate non ci sono riuscite. Errori? Situazioni non positive? Di certo quando chiudi una stagione come accaduto a noi servono delle riflessioni, un'analisi seria e competente”.