Intervistato da Stefano Parolari su “L’Adige”, Matteo Spagnolo ha fatto il punto sulla sua annata alla Dolomiti Energia, parlando anche della equilibratissima serie persa per 3-1 contro la Bertram Yachts Tortona: “Questa serie con i piemontesi è stata così combattuta ed equilibrata, che non saprei nemmeno da dove cominciare a riassumerla. Questi playoff mi hanno dato delle emozioni che avevo vissuto pochissime altre volte con questo tipo di intensità e coinvolgimento. La spinta del pubblico nelle due partite a Trento dei quarti è stata pazzesca. La differenza nella serie così equilibrata? I miei due tiri liberi sbagliati, e quel canestro di Christon in Gara 1 a Casale, una prodezza eccezionale nonostante la difesa estrema di Lockett, hanno fatto la differenza in favore degli avversari”.
In generale poi Spagnolo parla della sua avventura in bianconero: “Sono soddisfatto di quello che la squadra è riuscita a diventare, crescendo passo dopo passo e partita dopo partita. Abbiamo costruito un grande gruppo e una chimica che ci rendeva davvero difficili da battere, lo abbiamo dimostrato più volte. Resta il rammarico per il modo in cui siamo usciti dai playoff, ma essere finiti a giocarcela ai quarti di finale a testa alta e alla pari con i nostri rivali era esattamente quello che ci eravamo posti come obiettivo. A livello personale credo di essere cresciuto molto quest'anno, ho lavorato tanto in palestra e mi sento anche più maturo in campo e fuori. Penso di essere più consapevole dei miei punti di forza e dei miei limiti ma devo ancora fare tanti passi in avanti”.
All’orizzonte per Spagnolo ci sono le opzioni NBA dei Minnesota Timberwolves, l’Eurolega con il Real Madrid (club che ne detiene ancora i diritti) e i Mondiali con la Nazionale: “La stagione è appena finita, penserò a tutto a tempo debito confrontandomi con tutte le parti in causa: intanto incontriamo i tifosi di Trento per il saluto e poi continuerò a lavorare e in palestra per un po'. Tornare a vestire la maglia azzurra questa estate sarebbe un grandissimo onore, come lo è sempre per me, quindi coltivo quel sogno e per il resto vedremo”.
